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Wall Street a due velocità, economia Usa fiacca

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NEW YORK (WSI) – Giornata senza bussola per la Borsa Usa, all’indomani del President’s Day. Gli investitori guardano al fronte economico, con l’indice Empire State sull’attivita’ manifatturiera nell’area di New York in calo a febbraio, e a quello industriale, con la trimestrale di Coca-Cola (i profitti si sono attestati in calo e il fatturato, anch’esso in ribasso, ha deluso le stime). A Si guarda domani alla diffusione dei verbali delle ultime riunioni del FOMC, il comitato monetario della Federal Reserve.

In chiusura il Dow Jones si ferma a -0,15% (16.130 punti). In buon progresso il Nasdaq che segna un rialzo dello 0,68% a 4.272 punti. Mentre lo S&P 500 aggiunge lo 0,13% a 1.841 punti. Il petrolio ha chiuso in rialzo: il contratto a marzo e’ salito di 2,13 dollari, il 2,1% a 102,43 dollari il barile. Nel frattempo, i titolo di Stato americani chiudono la seduta con il segno positivo e rendimenti in calo al 2,7% per il benchmark decennale e al 3,6% per il titolo con scadenza trentennale. Sui mercati valutari, l’euro avanza a 1,3756 dollari e il biglietto verde guadagna terreno a 102,33 yen.

Continua intanto la serie di dati macro negativi, che sta caratterizzando questo inizio d’anno. Oggi è stata la volta dell’indice Empire State delle attivita’ manifatturiere della regione di New York, sceso in febbraio a 4,48 punti da 12,51 in gennaio. Si tratta del calo maggiore da 18 mesi a questa parte. Nel mese la componente dei nuovi ordini e’ scesa a -0,21 da +10,98 in gennaio mentre la componente che misura l’occupazione e’ calata a 11,25 punti da 12,20. Sale invece la componente che misura i prezzi ricevuti dalle aziende, cresciuta a 15 punti da 13,41 in gennaio.

Nessun conforto è arrivato dalla fiducia dei costruttori edili. Lo ha comunicato l’associazione settoriale NAHB (National Association of Home Builders), secondo cui l’indice NAHB/Wells Fargo è sceso a febbraio, rispetto a gennaio, da 56 a 46 punti. Si tratta del più basso livello da nove mesi. Gli economisti avevano atteso un indice invariato a 56 punti.

Tornando ai mercati, “la performance degli indici Usa dovrebbe essere molto tranquilla – ha commentato in una intervista rilasciata a Bloomber Jean Paul Jeckelmann, responsabile investimenti presso Banque Bonhote & Cie, in Svizzera – Non ci sono veri elementi di catalizzazione, dopo il forte rialzo degli ultimi giorni. Il trend è ancora positivo ma ci sono forti resistenze attorno ai precedenti massimi che sono stati testati. Se tali resistenze saranno superate (lo S&P 500) potrà muoversi velocemente verso il test di 1.900 punti”.

Sul fronte societario, occhio su Apple: la società californiana pare infatti interessata a espandere il suo business alle auto. Tra i titoli da segnalare il ribasso di Coca-Cola, che cede il 3,75% dopo la trimestrale che ha messo in luce le difficolta’ del colosso delle bibite a causa del calo della domanda negli Stati Uniti. Balzo invece per Forest Laboratories, che guadagna il 27% dopo l’accordo con Actavis, che la rilevera’ nell’ambito di una transazione in contante e azioni da 25 miliardi di dollari.

Sul valutario, l’euro +0,14% a $1,3725; dollaro/yen +0,44% a JPY 102,37. Euro/franco svizzero +0,02% a CHF 1,2222. Euro/yen +0,60% a JPY 140,50.

In ambito di commodities, commodities, i futures sul petrolio +0,50% a $100,80 al barile, oro -0,31% a $1.314,50 l’oncia.