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WALL ST: TORNANO I BUY, IN SPOLVERO I FINANZIARI

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Galvanizzato dai guadagni consistenti del comparto finanziario e da quelli dei tecnologici, il mercato si rende protagonista di un rally di oltre quattro punti percentuali. L’indice allargato S&P 500 ha chiuso in rialzo del 4.38% a 840.50 punti, il Nasdaq ha chiuso in rialzo del 4.62% a 1507.41 punti, mentre il Dow Jones e’ avanzato del 3.51% a 8228.48, dopo il -4.01% della vigilia. Sale di oltre il 14% il comparto finanziario dopo il -17% di martedi’. In rialzo del 6% circa le quotazioni del petrolio che danno carburante ai titoli energetici.

Riscatto che arriva dopo la giornata nera di ieri, che ha visto il settore finanziario eguagliare il record negativo di perdite in una singola giornata (-17% come il primo dicembre 2008) e l’indice delle blue chip subire il calo piu’ pesante della storia dell’Inaugural Day dai tempi dell’insediamento di Lyndon B. Johnson dopo l’assassinio di John F. Kennedy, il 22 novembre 1963. Allora il Dow perse il 2.89%.

Alcuni analisti vedono nel piano di rilancio economico del neo eletto Obama delle similitudini con quello attuato da Roosvelt nel 1993 dopo la Grande Depressione. “La parte legislativa piu’ importante delle prossime settimane sara’ il piano di stimolo fiscale. Potrebbe alimentare la fiducia nell’economia e nei mercati oppure potrebbe fallire e deludere il mercato se non dovesse essere adottato abbastanza in fretta”, sostiene Jeffrey Kleintop, chief market strategist di LPL Financial.

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Durante i primi dieci giorni del periodo di Roosvelt, l’azionario ha fatto un balzo impressionante di circa l’80%. Se la storia si ripetera’, questo e’ ancora da vedere. “L’incertezza per le eventuali conseguenze delle azioni di politica potrebbero pesare sul mercato”, dice Kleintop. Incertezza evidente anche quest’oggi sui mercati, con il Dow Jones che a meta’ mattina ha temporaneamente bruciato i forti guadagni iniziali scivolando in territorio negativo. A far traballare i listini e’ stato l’intervento
al Senato di Timothy Geithner, designato da Barack Obama come successore di Henry Paulson.

“C’e’ stato un rallentamento sulla scia delle parole di Geithner, secondo cui il piano di salvataggio delle banche entrara’ in vigore in poche settimane, ma il mercato vuole un’azione immediata, non a meta’ febbraio o marzo. Nonostante la data sia realistica, non e’ quello che il mercato si voleva sentir dire”, commenta sempre Kleintop. Ma ben presto a catturare l’attenzione degli operatori e’ stata la stagione delle trimestrali societarie. Una ventata di ottimismo e’ giunta in mattinata dal colosso informatico IBM, le cui stime per il 2009 hanno sorpreso in positivo il mercato. Il titolo ha archiviato la sessione con un progresso dell’11.51% trovando anche i favori degli analisti di Citigroup che lo hanno giudicato “attraente”.

Sempre tra le societa’ che hanno diffuso i numeri fiscali, ha deluso BlackRock, con un calo dei profitti dell’84%, la conglomerata industriale United Technologies ha invece riportato un incremento dell’8% degli utili nell’ultimo periodo fiscale, leggermente oltre le attese. Tra gli altri titoli
finanziari, delusione da US Bancorp e dalla piu’ piccola Hudson City Bancorp, bene Northern Trust. A mercati chiusi sara’ la volta, tra gli altri, dei colossi informatici Apple ed eBay. Pioggia di denaro su Bank of America (+30%) e Citigroup (+26,08%) sulle ricoperture, in seguito ai forti ribassi dell’ultima seduta.

Mentre il progresso di oltre il 6% del prezzo del petrolio ha infiammato le azioni dei titoli petroliferi. I futures con consegna marzo (da oggi quelli di riferimento) hanno guadagnato $2.71 a $44.11 al barile. Sul valutario, euro in lieve recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3022. In flessione l’oro, che chiude a $850.10 l’oncia (-$5.10). Ritracciano infine i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.5260% dal 2.3450% di martedi’.