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WALL ST: FUTURES SU NASDAQ ANCORA SU, DOW STABILE

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A circa mezz’ora dall’apertura delle contrattazioni a New York, i futures rimangono positivi. Solo il contratto sul Dow Jones rimane invariato.

A trascinare al rialzo i contratti sugli indici, le buone notizie arrivate in mattinata dal settore high tech. Dopo il tracollo di ieri, i tecnologici potrebbero dunque festeggiare degnamente il trentesimo compleanno del Nasdaq.

Segnali positivi giungono inoltre dal fronte dei consumi delle famiglie.

Questa mattina Wal Mart (WMT – Nyse), la piu’ grande catena di grandi magazzini degli USA, ha annunciato vendite in gennaio superiori del 13% rispetto allo stesso mese del 2000. Un segnale incoraggiante, che indica come i consumatori continuino a mettere mano al portafoglio.

A rincuorare i mercati sullo stato di salute dell’economia americana ci ha pensato anche il presidente della Federal Reserve di Chicago, Michael Moskow, che e’ anche membro del Federal Open Market Committee (l’organo della banca centale che decide in materia di tassi di interesse).

Secondo Moskow, che ha parlato mercoledi’ in serata, l’economia americana non sarebbe vicina alla recessione.

Alle 15:00 (le 9:30 ora di New York) il contratto futures sull’indice S&P 500 e’ in rialzo di 2,20 punti (+0,16%).

Il contratto sull’indice Nasdaq e’ in rialzo di 6,50 punti (+0,23%).

Il contratto sull’indice Dow Jones e’ invariato

Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro USA a 10 anni fa registrare prezzi a $990,06 e rendimenti al 5,12%.

Segnali positivi arrivano anche dal settore tecnologico, dove il gigante dei semiconduttori, Intel (INTC- Nasdaq) ha annunciato un accordo con Siemens per la fornitura di chip ai telefoni cellulari dell’azienda tedesca. L’accordo, della durata di tre anni, ha un controvalore di $3 miliardi di dollari.

Bene anche Electronic Data Systems (EDS – Nyse). La societa’ ha chiuso il quarto trimestre con un utile per azione in crescita del 15%, superando di due centesimi le stime degli analisti.

Sul fronte petrolifero, la domanda di greggio negli Stati Uniti in gennaio ha toccato una media giornaliera di 20,3 milioni di barili, la piu’ alta dal 1979. Lo ha riportato nella tarda giornata di mercoledi’ la ‘Energy Information Administration'(ETA).

L’ETA ha dichiarito che il dato di gennaio e’ risultato superiore del 9% rispetto allo stesso mese del 2000, quando la domanda si era fermata a 18,6 milioni frenata dalle preoccupazioni per il millenium bug.

La domanda e’ comunque in calo di 400.000 barili rispetto a dicembre, un declino inferiore a quello medio registrato negli ultimi 5 anni.