di Giorgio Vintani consulente finanziario fee only

Azioni e obbligazioni, il punto sui mercati

I mercati azionari continuano nel loro progresso; il mercato obbligazionario e i rendimenti sono stabili. Un altro dato sull’occupazione non agricola americana sarà disponibile all’inizio di giugno prima della prossima riunione della Federal Reserve.

Non mi aspetto nessun cambio nella sua politica dei tassi di interesse fino a settembre. Ora sono neutrale sia sul mercato azionario, sia su quello obbligazionario; ho una posizione lunga sul dollaro americano. Occorre fare molta attenzione agli utili di Nvidia che riporterà mercoledì 22, poiché possono spostare il mercato in un senso o nell’altro. Il principale rischio è che l’inflazione rimanga a livelli più alti più a lungo, costringendo le Banche Centrali a ritardare i possibili tagli dei tassi, seguito da complicazioni a livello geopolitico e dalle elezioni (soprattutto quelle americane).

Molti indici borsistici hanno raggiunto un nuovo massimo la scorsa settimana, dopo che i dati sull’inflazione, sia americana (3,4%) che europea (2,4%) sono usciti in linea con le aspettative. Persiste ancora una differenza significativa tra questi due dati e vista la maggiore vicinanza al target del 2%, la Banca Centrale Europea è la più vicina al taglio dei tassi (giugni) di quanto non sia la Federal Reserve (Settembre nel migliore dei casi). Gli utili delle società americane per il primo trimestre 2024 sono stati molto buoni fin ora e al di sopra delle aspettative, ma il reporting per il primo trimestre è quasi finito e l’attenzione tornerà ai dati economici.

Al momento i rendimenti sui Treasury decennali Americani a 10 anni si sono attestati al 4,42%; questi rendimenti sono molto importanti, in quanto la loro mossa anticipa la direzione futura del mercato (positiva se i rendimenti scendono, negativa se dovessero salire ancora). Mentre la Fed, come detto, difficilmente si muoverà prima di Settembre, la Bce potrebbe seguire la Banca Centrale Svizzera (la prima dei Paesi più importanti ad abbassare i tassi) e proporre una riduzione del costo del denaro già a partire dal prossimo Giugno.

I mercati azionari americani hanno valutazioni e multipli estesi (20.7x volte); questi livelli sarebbero difficili da mantenere con gli attuali tassi di interesse.

Il mercato azionario europeo ha brillato particolarmente in questa prima parte dell’anno, proponendosi come secondo mercato mondiale per performance, dietro solo al Giappone, vera rivelazione dell’anno. E’ opportuno coprire lo Yen, che è stato sotto pressione ultimamente, nonostante i ripetuti tentativi della Banca Centrale del Giappone volti a sostenere la propria divisa.

Gli utili societari in America nel primo trimestre dell’anno sono stati superiori alle aspettative e beneficiano di ottime previsioni per il resto dell’anno e per il 2025; pertanto, al momento, almeno Oltreoceano, non c’è traccia di una recessione. Gli utili di Nvidia sono molto importanti perché la società è uno dei maggiori contributori all’indice S&P 500 e quindi possono influenzare il mercato nel bene come nel male (anche se oltre agli utili bisogna ricordare le aspettative future che darà la società).

In estrema sintesi: la raccomandazione è di essere neutrali sui mercati azionari e obbligazionari, lunghi dollaro USA e mercato azionario Giapponese coprendo lo Yen, in attesa dei dati economici delle prossime due settimane che potranno dare nuove indicazioni sull’evoluzione dell’inflazione e del mercato del lavoro degli Stati Uniti.

 

 


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