Mercati

Azioni Value, cosa dicono gli analisti che credono nella rimonta

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

La dicotomia fra azioni growth e value continua ad essere di attualità. Dopo anni di grandi soddisfazioni per i titoli contraddistinti da un’elevata crescita attesa (growth), si era affacciato un recupero da parte delle alternative particolarmente interessanti sotto il profilo delle valutazioni.
Secondo l’ultima Pillola settimanale di BG Saxo, ci sono buone ragioni per dubitare del fatto che la corsa dei titoli growth possa continuare nel prossimo futuro.

Azioni value, è il loro momento

“I titoli growth hanno goduto di un tasso di crescita costantemente più elevato rispetto al prezzo di mercato. In altre parole, il mercato è stato per quasi un decennio incapace di valutare correttamente il potenziale di profitto della digitalizzazione in corso ed è stato troppo lento per adeguare le proprie valutazioni a settori strutturalmente deboli come quelli finanziari, energetici, industriali e dei materiali”, ha esordito Peter Garnry, Head of Equity Strategy per BG Saxo.

“La sovraperformance di oltre un decennio per i titoli growth si è alimentata in termini di aspettative e il mercato sta ora valutando i titoli growth globali 2,5 deviazioni standard al di sopra della media su EV/EBITDA rispetto ai titoli value” ha proseguito Garnry, “questo premio di valutazione è ora il più alto dal 2000 e, a nostro avviso, agirà da freno sui rendimenti dei titoli growth”. Il grande successo sul mercato delle imprese growth, dunque, sarebbe tale da non giustificare ulteriori acquisti da parte degli investitori se si considera il rapporto tra il valore della società al netto del debito e il suo margine operativo lordo.

E’ di parere simile anche Cliff Asness, cofondatore di AQR Capital Management e fra i pionieri del quantitative investing. Per Asness le condizioni monetarie favorevoli sono un vantaggio per i titoli growth, ma il processo di normalizzazione della politica monetaria è comunque già annunciato.

“Per essere negativi sulle prospettive delle azioni value, in particolare quando il differenziale fra le performance growth e value è così estremo, dovete credere che l’ambiente di correlazione degli ultimi 10 anni persisterà per sempre e che i tassi scenderanno drasticamente da questo livello già basso”, ha detto Asness, “questa non è una grande preoccupazione per me”.