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Usura bancaria, Fondazione Sdl: “Fenomeno devastante, è bancocrazia”

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ROMA (WSI) – Nella giornata di oggi, mercoledì 15 ottobre, verrà presentato ufficialmente il primo rapporto sull’usura nazionale praticata dalle banche.

Curato dall’esperto della Consulta nazionale antiusura Maurizio Fiasco e stilato dalla Fondazione Sdl sui dati forniti da Sdl Centro Studi, (società di Brescia pioniera nell’offrire consulenza e assistenza legale nelle cause contro gli istituti di credito), il report verrà presentato in un convegno organizzato dalla Confapi (Confederazione italiana della piccola e media industria privata), a Bari.

I dati analizzati provengono dai documenti relativi ai conti correnti di 14mila imprese, che in tutto impiegano 125mila lavoratori.

“Un fenomeno imponente e devastante sotto il profilo dell’etica e della convivenza civile”, si legge nel rapporto, che mette a rischio – scrive il Fatto Quotidiano esaminando l’analisi – l’esistenza stessa di molte imprese italiane e di conseguenza decine di migliaia di posti di lavoro.

Di fatto, riporta il quotidiano, “sul 99% dei quasi 47mila conti correnti aziendali analizzati sono state rilevate anomalie: in particolare usura oggettiva (nel 71% dei casi i tassi di interesse passivi erano superiore al tasso soglia fissato trimestralmente dalla Banca d’Italia), usura soggettiva (nel 74% dei casi sono state applicate condizioni particolarmente gravose, considerata la situazione di difficoltà economico-finanziaria dell’azienda) o anatocismo (calcolo di interessi su interessi, 71 volte su 100). Benché le analisi siano state effettuate sui documenti inviati a Sdl dalle aziende che già nutrivano qualche sospetto, il dato è allarmante. Soprattutto perché tali fenomeni vanno a pesare sui bilanci di aziende già in difficoltà per la crisi”.

“La crisi finanziario-economica – commenta il socio fondatore di Sdl, Serafino Di Loreto – da un lato provoca acuta sofferenza nelle famiglie e nelle imprese, dall’altro attiva inaccettabili comportamenti di ‘business sulle difficoltà’, con aggressioni al patrimonio industriale, artigianale, agricolo e dei servizi che connota il tradizionale corpo produttivo dell’Italia”.

“La Banca centrale europea ha concesso prestiti a buon mercato agli istituti di credito perché questi dessero ossigeno all’economia reale – spiega ancora Loreto -. Ma in Italia le banche hanno utilizzato gran parte del denaro della Bce non per fare credito alle aziende, ma per acquistare titoli di stato con rendimenti superiori al 6%. Questa per me si chiama appropriazione distorta, che rientra nella pratica della ‘bancocrazia’”.

A questa colpa, (prosegue il Fatto Quotidiano), secondo Di Loreto si aggiunge per le banche quella di essere venute meno anche a una delle funzioni pubbliche assegnate loro dalla Costituzione, cioè proprio quella di sostenere l’economia attraverso la concessione di credito.

I dati diffusi dagli istituti sulla concessione di mutui, continua Di Loreto, nascondono un trucco: “In molti casi non siamo davanti a reali finanziamenti per le attività di un’impresa, ma a una strategia utilizzata dalle banche per trasformare i crediti liquidi in crediti solidi. Da un lato cioè viene chiusa una linea di credito a rischio, dall’altro viene aperto un mutuo sulla base delle garanzie personali messe dai soci dell’azienda”.

L’analisi sull’usura bancaria in Italia si è concentrata quest’anno sui conti correnti, dunque – scrive il Fatto – è andata a “rilevare i casi in cui le aziende si sono trovate di fronte ad anomalie e a situazioni illecite per gli interessi versati ad esempio per anticipo fatture, fidi, o perché finite con il conto in rosso. Ma i problemi non si fermano qui secondo Sdl, che in passato ha diffuso altri dati sulle preanalisi svolte gratuitamente per i clienti che sospettavano di avere subito condizioni vessatorie dalle banche: dal 2010 a oggi, negli oltre 370mila casi esaminati, tra conti correnti, mutui, leasing, derivati e swap, la presenza di usura o anatocismo è stata rilevata circa il 90% delle volte. Dopo le preanalisi molti clienti hanno deciso di portare gli istituti di credito in tribunale: 12mila sono le cause seguite sinora da Sdl, attraverso una rete di 300 avvocati sul territorio nazionale”.

Secondo la società di consulenza, oltre a esesre devastante, quello dell’usura bancaria è un fenomeno deviante tuttora sconosciuto tanto all’opinione pubblica quanto alle istituzioni deputate a garantire e a tutelare valori di rilievo costituzionale, quali la libertà d’impresa, il risparmio, la famiglia. Ma i numeri parlano chiaro

Sul campione analizzato:

– il 99% dei conti correnti presenta anomalie
– il 71% presenta usura ex art. 644 c.p. (tassi di interesse superiori alla soglia di usura)
– ogni 100 euro pagati alla banca per “commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito” (citazione testuale della legge 108/96) un’alta percentuale non era dovuta
-sul campione l’84% delle aziende sono ancora attive e possono salvarsi dalla crisi