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Usa: fisco politico e di parte. La furia di Obama

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ROMA (WSI) – Barack Obama vuole che il personale dell’amministrazione fiscale che ha indebitamente preso di mira gruppi politici conservatori ne “renda conto”, a causa del comportamento “intollerabile e ingiustificabile”.

Il governo federale deve comportarsi in maniera tale che l’opinione pubblica abbia fiducia in lui ed è particolarmente vero per l’Irs” (Internal revenue service, l’amministrazione fiscale americana), ha detto il presidente americano, in una nota diffusa ieri sera. Il fisco aveva riconosciuto venerdì, presentando le sue scuse, che numerosi gruppi politici conservatori erano stati presi di mira in modo inappropriato.

L’Internal Revenue Service (Irs), l’agenzia delle entrate dagli Stati Uniti, ha deliberatamente preso di mira alcuni gruppi politici conservatori che chiedevano l’esenzione dal pagamento delle tasse, ritardando l’iter delle loro pratiche e chiedendo informazioni non necessarie.

Lo rivela una relazione dell’ispettore generale del dipartimento del Tesoro ottenuta da Cnn attraverso una fonte interna al Congresso. Secondo la relazione, l’Irs avrebbe riservato un trattamento “iniquo” ai gruppi che contenevano il termine “Tea Party” nel proprio nome.

Per più di 18 mesi l’agenzia delle entrate americana ha usato “criteri inappropriati” per valutare le applicazioni e poi ha trasmesso tali pratiche a un team di specialisti per la revisione.

“Anche se la valutazione di alcune domande è stata avviata subito dopo il ricevimento delle richieste, nella maggior parte dei casi nessun lavoro è stato completato in meno di 13 mesi”, troppo tardi per la campagna elettorale del 2012.

Delle 296 applicazioni revisionate, 108 sono state approvate, 28 sono state ritirate dai richiedenti stessi e 160 casi restano ancora aperti. Il procuratore generale degli Stati Uniti, Eric Holder, ha ordinato di aprire un’inchiesta per far luce sui casi di trattamenti iniqui da parte dell’Irs. Lo scandalo era scoppiato venerdì scorso quando una funzionaria dell’agenzia aveva presentato le sue scuse pubbliche ai Tea Party per averli presi di mira. (TMNEWS)