NEW YORK (WSI) – Unicredit è ancora tra le banche più fragili d’Europa, ma ci sono operazioni che può compiere sul fronte dei costi e dei ricavi per ottenere una maggiore redditività. Il Wall Street Journal ha provato a spiegare come dovrebbe muoversi la seconda banca per capitalizzazione in Italia.
“Nonostante abbia presentato conti semestrali con livelli di capitalizzazione “molto più forti delle attese” e abbia fugato i timori di un possibile imminente aumento di capitale, mostra ancora i ratios più fragili tra i competitor europei e “ha ancora bisogno di compiere grandi passi verso una migliore redditività sul capitale”, sottolinea il quotidiano finanziario.
“Ci sono azioni che la banca può compiere sia sui costi sia sui ricavi – ha spiegato – In Germania e in Austria, in particolare, dove i costi ammontano a più di tre quarti dei proventi, ci sono decisioni da prendere”.
UniCredit, prosegue il quotidiano, è tra le banche maggiormente esposte all’andamento dei titoli di Stato, dovessero i tassi di interesse tornare a salire. Anche altre banche hanno in pancia molti bond governativi ma gli analisti di Barclays reputano che la debolezza del capitale di UniCredit rende questo più preoccupante.
“UniCredit – ha concluso il Wsj – ha bisogno di un chiaro percorso per rendimenti più elevati, non solo per giustificare la sua valutazione ma anche per poter mantenere sufficienti profitti per porre fine agli interrogativi sul suo capitale”.
(DaC)