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Ue considera concessione linea credito a breve termine a paesi in difficoltà

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(WSI)-Tassi di interesse: in area Euro venerdì è continuato il restringimento dello spread sul tratto 2-10 governativo e swap, generato principalmente da un rialzo del comparto biennale. In allargamento invece i differenziali sui titoli periferici.

Trichet in una conferenza congiunta con il governatore spagnolo Ordonez ha dichiarato che il mercato ha ben accolto la decisione di continuare ad effettuare operazioni di rifinanziamento a tre mesi con piena allocazione delle richieste, mentre relativamente all’allargamento degli spread sui titoli periferici ha affermato che al mercato serve tempo per prezzare le riforme ed ora spetta ai governi fare la propria parte.

Intanto gli operatori restano in attesa della riunione dei leader Ue del 16-17 dicembre in cui si discuterà del meccanismo permanente anticrisi e, secondo Ft, della possibilità per il fondo di acquistare bond governativi. Secondo la stessa fonte di Ft, l’Ue sta considerando anche la possibilità di concedere una linea di credito a breve termine ai paesi che hanno problemi di rifinanziamento ma non la necessità di un pacchetto di salvataggio pluriennale.

L’agenzia Moody’s ha dichiarato che continua a mantenere outlook negativo sul sistema bancario spagnolo. Il prossimo mercoledì il piano di salvataggio irlandese sarà sottoposto al voto del parlamento del paese.

Sul fronte macro segnaliamo il Pil italiano del terzo trimestre che ha confermato l’1,1% a/a della prima lettura. All’interno si è registrato un contributo positivo da parte di consumi e scorte, negativo invece il contributo delle esportazioni nette, penalizzate dal rafforzamento dell’euro. Sul fronte dell’offerta oggi sono attese le emissioni di bills in Germania, Francia ed Olanda per un totale di 15,5 Mld€.

Oggi pomeriggio inoltre è atteso l’annuncio degli acquisti di bond effettuati dalla Bce nei giorni dall’1 al 3 dicembre in corrispondenza cioè della scorsa riunione del 2 dicembre.

Negli Usa prosegue l’aumento della pendenza di curva sul tratto 2-10 anni in seguito al forte rialzo del tasso governativo decennale salito in prossimità del 3,40%, ai massimi dallo scorso giugno. Lo spread si attesta in prossimità dei 270pb. Il rialzo potrebbe essere dovuto a maggiori aspettative di ripresa dell’economia in attesa dell’approvazione del recente piano annunciato da Obama, come frutto di un accordo con i repubblicani.

Il rialzo potrebbe in parte dipendere anche dal buon dato sulla fiducia dei consumatori di dicembre, risultato superiore alle attese. Nel frattempo prosegue la fase di rialzo dei listini azionari Usa con l’indice S&P500 guidato al rialzo dagli industriali, healthcare, risorse base e finanziari.

Per oggi non sono previsti dati macro. Durante la settimana l’appuntamento più importante sarà l’ultima riunione del 2010 del Fomc dal quale potrebbero emergere novità sulla disponibilità ad intervenire nei prossimi mesi sul QE2 dopo la recente apertura in tal senso da parte del governatore Bernanke che, rispondendo ad una domanda sull’ipotesi di incremento del piano, ha dichiarato “è certamente possibile”.

Valute: dollaro in prossimità di 1,32 questa mattina in una settimana in cui il focus degli operatori è sull’incontro dei leader UE atteso per il prossimo 16-17 dicembre. Nel frattempo gli speculatori hanno incrementato le posizioni che puntano ad un deprezzamento della valuta unica. Nel breve la prima resistenza si colloca a 1,3270. L’attesa del citato vertice potrebbe spingere il cross fino ad area 1,30.

Il rialzo delle borse asiatiche ha dato luogo ad un deprezzamento dello yen vs dollaro durante la notte, con il cross che si colloca poco distante dalla resistenza 84,40. Il supporto più vicino passa da area 83. Verso Euro il cross si colloca tra la resistenza di breve posta a 111,65 ed il supporto a 109,60. Yuan stabile vs dollaro.

L’inflazione cinese di novembre si è attestata a 5,1%, massimo da oltre 2 anni, ma le autorità monetarie non hanno modificato i tassi d’interesse di riferimento come atteso da alcuni analisti. Si sono limitate solamente ad aumentare dello 0,5% il tasso di riserva obbligatoria per le banche, prima dell’annuncio del dato sul Cpi avvenuto sabato. Dall’incontro nel week end tra le autorità cinesi è emersa l’intenzione di combattere l’inflazione senza danneggiare la crescita durante il 2011.

Materie Prime: venerdì in calo per il greggio Wti (-0,7%). Nel week end l’Opec ha mantenuto invariato per il settimo mese consecutivo il proprio limite alla produzione a 24,845Mln b/g. Contrastati i metalli industriali con il calo dell’alluminio (-1,3%) ed il proseguimento del rialzo per rame (+0,5%) e nichel (+1,6%), forse facilitati dal debutto degli Etf fisici a Londra, oltre che dai buoni dati sulle importazioni cinesi di novembre. Prese di profitto sui metalli preziosi. Tra gli agricoli bene il caffè (+2,5%), in calo il cacao (-3,8%).

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