Economia

Trump smorza speranze su intesa con Cina. E minaccia nuovi dazi

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Nonostante la nuova tregua siglata a fine giugno, la pace commerciale tra Stati Uniti e Cina appare ancora lontana. L’ultima conferma è arrivata ieri dal presidente Usa, Donald Trump, che, parlando dalla Cabinet Room, ha spiegato che “manca ancora molto” per siglare un’intesa. Come se non bastasse, L’inquilino della Casa Bianca ha rispolverato una retorica dura dicendo che potrebbe imporre nuovi dazi  contro le importazioni dalla nazione asiatica, “se lo volessi”.

Dichiarazioni che hanno depresso il mercato azionario Usa. Ieri, alla chiusura delle contrazioni, Il DJIA ha perso lo 0,09% a quota 27.335,63. L’S&P 500 ha ceduto lo 0,34% a quota 3.004,04. Il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno lo 0,43% a quota 8.222,80.

Non solo. In un clima sempre più infuocato sul fronte valutario, Trump, è tornato ad accusare la Cina e l’Europa di “pompare denaro nei loro sistemi e di abbassare i tassi” mettendo sotto ulteriore pressione affinché la Federal Reserve riduca il costo del denaro.

“In Cina i tassi sono al livello voluto dal presidente Xi” Jinping. Per Trump, “di fatto Xi è presidente della sua Fed”.

Al momento, Washington impone dazi del 25% su 250 miliardi di dollari di import cinese e, nel peggiore dei casi, potrebbe lanciarne altri del 25% su 300 miliardi addizionali.

Trump ha siglato con il presidente cinese, Xi Jinping, una tregua commerciale lo scorso 29 giugno nell’ambito del G20 che si è svolto a Osaka, in Giappone. Le trattative sono riprese telefonicamente e un viaggio a Pechino della delegazione Usa la settimana scorsa era atteso “a breve”.