Economia

Trump non si ferma ai dazi: guerra commerciale agli albori

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Altro che tregua. Il presidente Trump non ha alcuna intenzione di alleggerire la mano sulle sue tariffe contro la Cina. A sostenerlo tre fonti vicine al presidente americano a conoscenza delle sue conversazioni private. Come riporta Axios Trump vuole che la Cina soffra di più dalle tariffe di $ 200 miliardi applicate sui beni cinesi e ancora lo stesso presidente crede che più a lungo dureranno le sue tariffe, maggiore sarà la leva che avrà. “La guerra commerciale di Trump con la Cina è solo all’inizio”, ha detto un’altra fonte secondo cui il team che affianca il presidente non si attende molto dall’incontro programmato con il presidente cinese Xi Jinping a margine del vertice del G20 a Buenos Aires il prossimo mese.

“Il team economico di Trump non ha fatto finora alcuna pianificazione sostanziale in merito alla prossima riunione bilaterale, soprattutto perché lo scopo dell’incontro è che Trump e Xi si riconnettano, si guardino l’un l’altro e riconoscano entrambi di essere in mezzo ad una crescente guerra commerciale.

“Si tratta di un incontro di capi di stato, non di un incontro commerciale”, ha detto ad Axios una fonte che continua:

“Trump sta pensando a questo incontro come una riconnessione personale con il presidente Xi, non un incontro che si evolverà in discussioni dettagliate. Le parti sono molto distanti … In questo momento, non c’è una base comune per procedere.”

Insomma la guerra commerciale è solo agli albori, considerazione fatta propria anche da Michael Ivanovitch, analista indipendente specializzato in economia mondiale, geopolitica e strategia d’investimento, ex senior economist presso l’OCSE ed economista internazionale presso la Federal Reserve Bank of New York. Alla Cnbc Ivanovitch ha affermato che le dispute commerciali degli Stati Uniti si intensificheranno dopo le elezioni  midterms.