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Questa settimana entrerà nel vivo la stagione degli utili Usa, quella relativa al primo trimestre. In una fase di turbolenza dei mercati, gli investitori sono alla ricerca di indizi sullo stato di salute dell’economia statunitense. Si parte, come sempre, dalle banche. Secondo FactSet, un numero sempre maggiore di società dell’S&P 500 ha presentato prospettive per il primo trimestre inferiori alle previsioni di consenso degli analisti. Cosa aspettarsi?
Le attese sullo S&P 500
Secondo John Butters, Senior Earnings Analyst di FactSet, le stime bottom-up sugli utili per azione di tutte le società dello S&P 500 – che aggregano le stime mediane di tutte le società dell’indice – sono scese del 4,2% tra l’inizio e la fine del trimestre. Ciò si è tradotto in un calo da 62,89 a 60,23 dollari per azione. Questo calo percentuale è superiore alle medie degli ultimi cinque, dieci e quindici anni, ha spiegato Butters, anche se in linea con la media ventennale. Complessivamente gli utili per azione della società che appartengono all’indice dovrebbero segnare un aumento del 7% annuale.
Le stime degli analisti per l’intero anno sono scese dell’1,6%, a 269,67 dollari da 274,12 dollari per azione, segnando anch’esse un calo maggiore rispetto alle medie degli ultimi cinque, dieci e quindici anni, anche se inferiore alla media ventennale. Secondo FactSet, il settore finanziario è l’unico che ha visto aumentare le stime di EPS per l’intero anno nel primo trimestre.
Fari sul settore finanziario
Nel corso delle prossime due settimane, il settore finanziario sarà al centro dell’attenzione del mercato, con quasi il 60% delle aziende dell’indice S&P 500 che presenteranno i risultati del primo trimestre. Tra queste spiccano nomi di rilievo come, Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs, JPMorgan Chase, Morgan Stanley e Wells Fargo. Per il primo trimestre del 2025 – secondo le stime di FactSet – si prevede che il settore finanziario registrerà il quinto tasso di crescita degli utili più alto tra gli undici settori dell’indice, pari al 2,3% su base annua.
Le date da seguire
Le date da segnare in calendario sono le seguenti:
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Venerdì 11 aprile 2025: JPMorgan Chase, Wells Fargo, Morgan Stanley
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Lunedì, 14 aprile 2025: Goldman Sachs
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Martedì, 15 aprile 2025: Citigroup, Bank of America
Performance per aree
Entrando nel dettaglio delle singole aree, quella del Consumer Finance dovrebbe essere – sempre secondo le proiezioni di FactSet – la più performante del settore con una crescita degli utili del 23%. Segue a ruota per tasso di crescita, quella dei mercati dei capitali, con un aumento previsto del 10%. Tutti e tre i sotto-settori di questa industria sono attesi in crescita: Asset Management & Custody Banks (+11%), Investment Banking & Brokerage (+10%) e Financial Exchanges & Data (+8%).
Bene anche le banche, che dovrebbero registrare una crescita complessiva dei profitti del 5%. All’interno di questa industria, le banche regionali sono previste in forte crescita (+11%), mentre le diversificate dovrebbero aumentare gli utili del 4%. Anche gli utili dell’industria Financial Services sono visti in aumento del 3%, con due sotto-settori in espansione: Diversified Financial Services (+12%) e Transaction & Payment Processing Services (+8%). Tuttavia, il sotto-settore Multi-Sector Holdings dovrebbe subire un calo (-7%).
Male le assicurazioni
In un contesto di crescita generale, l’industria assicurativa è l’unica nel settore finanziario che dovrebbe segnare un calo degli utili su base annua (-15%). Al 31 dicembre, la previsione di crescita per questa industria era positiva (+8%), ma le stime sono state significativamente riviste al ribasso. Se si escludesse l’industria assicurativa dal calcolo complessivo, il tasso di crescita degli utili stimato per il settore finanziario migliorerebbe dal 2,3% al 6,7%.
All’interno dell’industria assicurativa i sotto-settori Reinsurance (-50%) e Property & Casualty Insurance (-30%) sono previsti in forte calo, mentre Insurance Brokers (+11%) e Life & Health Insurance (+3%) mostrano segnali di crescita.