(Teleborsa) – Un cambio di rotta a breve per la politica monetaria della BCE? Se le decisioni rifletteranno l’opinione del numero uno dell’Eurotower, Jean Claude Trichet, è presumibile aspettarsi un progressivo ritiro degli stimoli nei mesi venturi. La BCE potrebbe dunque definire presto una exit strategy graduale. Queste indicazioni emergono da un articolo pubblicato dallo stesso Trichet sul Financial Times, da cui emerge che il tempo è scaduto per una politica accomodante. Trichet sottolinea infatti che è necessario che i Paesi dell’Occidente ritirino gli stimoli predisposti durante la crisi, tagliando le spese pubbliche ed, al contempo, aumentando le tasse, con l’obiettivo di risanare i prostrati conti pubblici. “Alcuni affermano che sarebbe desiderabile mantenere o addirittura aumentare gli stimoli fiscali per evitare una frammentazione della ripresa economica mondiale, mentre altri sostengono che le politiche di consolidamento fiscale potrebbero avere un impatto negativo sistemico”, scrive Trichet. “”Io non condivido queste visioni”, puntualizza il numero uno della BCE, auspicando una revisione dell’attuale politica economica in Occidente. E Bernanke? Il leader della Federal Reserve appare in questi giorni ben più cauto del collega europeo. Ieri, il numero uno della banca centrale americana ha ribadito che potrebbero essere adottate altre misure per stimolare l’economia, se la situazione dovesse ulteriormente peggiorare. Ergo: l’America sta affrontando una situazione più difficile dell’Europa? E’ presto per dare una risposta affermativa a questa domanda, ma l’altra spiegazione potrebbe essere che la BCE vede il bicchiere mezzo pieno e la FED mezzo vuoto.