Società

Tremonti al FT: “E’ finita l’era del deficit spending”

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Roma – “E’ la fine dell’era del deficit spending”. E’ netto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti che, in un’intervista al Financial Times concessa a poche ore dal Consiglio dei ministri che questo pomeriggio varerà la manovra finanziaria pluriennale, smentisce che la versione che verrà approvata sia stata “annacquata” rispetto ai progetti di via XX Settembre: “E’ assolutamente la stessa approvata dal Tesoro”, assicura.

Secondo Tremonti, dunque, l’Italia “è assolutamente in linea” per la riduzione del deficit al 3,9% del Pil quest’anno e al 2,7% l’anno prossimo con lo scopo di giungere al pareggio nel 2014, quando il debito pubblico dovrà scendere al 112% del Pil.

Il ministro dell’economia, che definisce “assolutamente incredibile” il livello di evasione fiscale italiana stimato a 150 miliardi di euro all’anno, si dice fiducioso nell’accettazione delle nuove misure da parte dei cittadini: “Il popolo italiano capisce. E la sua richiesta è quella di essere seri e rigorosi. La gente è molto favorevole a questa disciplina”.

Estremamente positivo il giudizio sul recentissimo accordo per la riforma della contrattazione collettiva tra Confindustria e confederazioni sindacali, definito “storico” da Tremonti, che porterà a una maggior produttività grazie alla contrattazione a livello locale.

Tremonti smentisce poi di aver congegnato la manovra in modo da far ricadere il grosso dei tagli nel 2013 e 2014 per aprire la strada a elezioni anticipate in primavera. “Non ci sono macchinazioni politiche” assicura, spiegando che in Gran Bretagna sono stati decisi dei tagli simili.

Infine Tremonti definisce “storico” l’accordo per la riforma della contrattazione collettiva tra sindacati e Confindustria.