Economia

Trattato di libero scambio: finalmente rivelato contenuto

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NEW YORK (WSI) – Finalmente sono stati rivelati i contenuti di uno dei trattati tenuti più segreti della storia moderna: il Trattato di (presunto) Libero Scambio nell’area del Pacifico, il Trans-Pacific Partnership (TPP).

Oltre agli Stati Uniti, grandi promotori dell’iniziativa condotta rigorosamente a porte chiuse, sono dodici le nazioni coinvolte. Secondo l’amministrazione Obama il TPP aiuterà le esportazioni e il mercato del lavoro, secondo i critici aiuterà solamente a gonfiare i profitti delle multinazionali. A opporsi al trattato sono anche figure di spicco nel panorama politico occidentale, non solo ambientalisti e altermondialisti.

Hillary Clinton, favorita nella corsa alla nomination per diventare leader del partito Democratico, lo stesso di Obama, si è dichiarata contraria al patto, stretto mantenendo all’oscuro la gente sui suoi contenuti ed evitando il dibattito politico. Se i dettagli sono stati resi noti al grande pubblico lo si deve alla Nuova Zelanda, uno dei membri del TPP, che ha diffuso il testo completo sul sito Internet del ministero degli Esteri nazionale.

Per l’agenzia di stampa Associated Press il presidente Barack Obama deve dare tempo ai cittadini americani affinché possano studiare il testo in profondità prima che l’accordo venga firmato e mandato al Congresso per l’approvazione. A Capitol Hill i politici non possono infatti più modificare il testo con emendamenti o provvedimenti di correzione. Viene chiesto loro semplicemente di votare si o no.

Il dibattito sarà certamente molto acceso, anche perché la partnership di libero commercio internazionale verrà discussa proprio in piena campagna elettorale per le presidenziali Usa. E l’opposizione strenua di alcuni colleghi di partito e dell’ex first Lady Clinton potrebbe rendere dura la vita a Obama, che sta già cercando di raccogliere più voti possibili.

La Casa Bianca sostiene che l’accordo elimini più di 18 mila tipi di tasse che i paesi stranieri impongono alle esportazioni americane. I funzionari Usa sottolineano inoltre che sono previsti schemi di protezione e assicurazione per i  lavoratori, in modo – per esempio – che questi abbiano il diritto di creare sindacati.

I critici invece opinano che i dipendenti statunitensi saranno così costretti a concorrere con lavoratori di Stati come il Vietnam dove i salari sono molto più bassi, portando ad un abbassamento degli stipendi e delle condizioni di lavoro.