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Nel secondo trimestre, il Pil ha segnato +7,9% annuale dopo il +18,3% registrato nei primi tre mesi dell’anno. In calo produzione e consumi a giugno
Rallenta l’industria della zona euro. A maggio scorso, a livello mensile, la produzione industriale è risultata in calo dell’1%; nella Ue il calo è stato dello 0,9 per cento. Lo afferma Eurostat. Su base annua, la produzione è aumentata del 20,5% nell’Eurozona e del 21,2% nella Ue.
Nel mese di maggio rallenta la produzione industriale del Regno Unito. Gli ultimi dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica della Gran Bretagna (ONS) segnalano che l’indice della produzione industriale ha registrato un aumento dello 0,8% su base mensile rispetto al -1% del mese precedente (rivisto da -1,3%).
Dopo cinque mesi di crescita mensile, la produzione industriale torna a flettere. Lo rileva l’Istat, spiegando che “a maggio 2021 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dell’1,5% rispetto ad aprile.. In compenso, nella media del periodo marzo-maggio il livello della produzione cresce dell’1,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Inoltre, corretto per gli effetti di
Secondo passo indietro della produzione industriale tedesca a maggio. Il dato ha segnato un calo dello 0,3% rispetto ad aprile, secondo l’istituto di statistica federale Destatis, peggio delle attese degli analisti, che si aspettavano un incremento dello 0,5%. Ad aprile la produzione industriale tedesca aveva fatto registrare una flessione dello 0,3%. Rispetto al maggio del
Sopra le attese la produzione industriale in Spagna che segna a maggio +4,3% dopo +0,4% precedente. La produzione industriale spagnola misura il cambiamento nella produzione totale delle fabbriche spagnole, delle aziende e degli erogatori di servizi pubblici in Spagna e rappresenta un buon indicatore della forza del settore manifatturiero nella penisola iberica.
Scende a sorpresa nel mese di maggio la produzione industriale francese, che è diminuita dello 0,3% a maggio rispetto ad aprile. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,7%, secondo un sondaggio del Wall Street Journal. Il calo è dovuto alla carenza di approvvigionamenti che ha frenato l’industria automobilistica.