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Jian Shi Cortesi, investment director azioni growth Asia/Cina di GAM, spiega perché nel 2023 la leadership potrebbe passare ad Asia del Nord
A Tokyo, l’indice Nikkei è sceso del 2,53% a 28.751,62 punti, dopo aver perso oltre il 3% a metà seduta
Chiusura in calo per la Borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha lasciato sul terreno lo 0,38% a 28.608 punti. Ieri Il Dow Jones ha perso 107,39 punti (-0,31%), chiudendo a 34.888,79. Lo S&P 500 ha ceduto 15,42 punti (-0,35%), terminando la seduta a 4.369,21. Il Nasdaq Composite ha chiuso in ribasso di 55,59 punti (-0,38%)
Chiusura col segno meno per la Borsa di Tokyo: l’indice Nikkei ha terminato le contrattazioni a 27.940,42 punti, perdendo lo 0,63% (177,61 punti). In calo anche l’indice allargato Topix (-0,40%).
Seduta positiva per la borsa di Tokyo, in attesa dei dati dal mercato del lavoro USA. L’indice giapponese Nikkei 225 archivia la giornata con un guadagno dello 0,45%.
La Borsa di Tokyo, in linea con il resto dell’Asia, con la media del Nikkei che ha toccato il minimo di quattro mesi, per i timori innescati dal dato dell’inflazione degli Stati Uniti più alto del previsto. L’indice Nikkei dei titoli guida ha perso il 2,5% a 27.448,01 punti e il più ampio indice Topix
Chiudono in ordine sparso le principali borse di Asia e Pacifico, dopo il Ponte di Pasqua che ha interessato solo alcune piazze e che per Hong Kong si protrae fino ad oggi. Tokyo ha ceduto l’1,3% e Shanghai lo 0,05%. In controtendenza Seul (+0,2%) e Sidney (+0,84%), ancora aperta Mumbai (+0,46%).