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State Street: 2018 favorirà asset rischiosi, a partire da small cap Usa

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Il 2018 sarà un anno favorevole per gli asset rischiosi. Tuttavia la fase avanzata del ciclo di crescita e una serie di incertezze strutturali richiederanno un certo grado di cautela.

Sono le previsioni degli analisti di State Street Global Advisors, divisione di asset management di State Street Corporation, che, all’interno del Global market outlook 2018, suggeriscono di puntare sulle small cap statunitensi ma anche su Giappone ed Europa.

Per quanto riguarda invece l’economia in generale, la società stima una crescita più equamente distribuita a livello globale, che dovrebbe tornare al tasso storico tendenziale del 3,7% nel 2018, in grado di supportare i ricavi corporate e spingere ancora più al rialzo i mercati azionari.

“Riteniamo che il miglioramento lento ma stabile della crescita globale, unito a un’inflazione moderata, offra uno scenario macro-economico positivo che contribuirà sempre più a far proseguire il trend rialzista dei mercati – ha detto Rick Lacaille, global chief investment officer di State Street Global Advisors, commentando il Global market outlook 2018 – Le valutazioni, anche se elevate in alcuni settori, restano comunque al di sotto del fair value all’attuale livello dei tassi di interesse. Il Giappone è sicuramente il più interessante tra i mercati sviluppati, per via dei tassi di interesse relativamente bassi e della debolezza della valuta”.

State Street Global Advisors stima inoltre che l’attuale inversione di rotta da una politica monetaria estremamente accomodante, unito a correlazioni più basse tra le asset class, potrebbe essere di supporto ai gestori azionari attivi.

“Dall’inizio della crisi finanziaria, i gestori attivi sono stati messi in difficoltà dai tassi di interesse a livelli storicamente bassi e dall’iniezione di liquidità da parte delle Banche Centrali che hanno portato a correlazioni più elevate e a una minore volatilità. Lo scenario sta cambiando ma tuttavia è necessario considerare accuratamente dove, quando e come adottare una strategia d’investimento attiva per ottenere il giusto equilibrio, combinandole anche con le esposizioni smart beta e quelle indicizzate core” ha spiegato Lori Heinel, Deputy Global CIO di State Street Global Advisors.

Inoltre, State Street Global Advisors si aspetta maggiori opportunità sui mercati obbligazionari. Nonostante l’ inflazione bassa, sia la Federal Reserve statunitense (Fed) sia la Banca Centrale Europea hanno in programma ulteriori incrementi dei tassi di interesse, ma la società si aspetta che questi ultimi si attestino comunque su dei livelli relativamente bassi.

 “Se da un lato – ha aggiunto Rick Lacaille – non ci aspettiamo che il mercato obbligazionario proseguirà nel suo trend rialzista nel 2018, dall’altro riteniamo che i ribassisti si sbaglieranno anche quest’anno, anche se la Fed dovrebbe aumentare i tassi di interesse e le altre banche centrali dare inizio ad una fase di tapering. Detto ciò, gli investitori devono ricercare attentamente un equilibrio tra duration e rischi di credito. Anche se le valutazioni del debito dei mercati emergenti sono diventate meno interessanti, uno spostamento verso la qualità può continuare a portare dei risultati”.