Economia

Sorpresa Pil Italia: crescita regge nel terzo trimestre

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Cresce a sorpresa il Pil italiano nel terzo trimestre: secondo la prima stima dell’Istat, l’economia italiana nel periodo chiuso a fine settembre è cresciuta dello 0,5% sul trimestre precedente e del 2,6% sullo stesso trimestre 2021. Si tratta di un dato che batte le previsioni dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, fatte solo due settimane fa, che indicavano un possibile calo dello 0,2%.

Pil 2022 acquisto al 3,9%

La crescita già acquisita per il 2022 sale così al 3,9% (contro il 3,3% indicato dalla Nadef). L’ultimo dato, anche se in decelerazione rispetto al trimestre precedente, è il settimo consecutivo positivo. L’Istat ha commentato:

“La fase espansiva del Pil prosegue pertanto per il settimo trimestre consecutivo, ma in decelerazione rispetto al secondo trimestre dell’anno. La crescita acquisita per il 2022 è pari al 3,9%. Come sempre, si rimarca la natura provvisoria di questa stima, che riflette dal lato della produzione un calo dell’agricoltura e dell’industria e un aumento marcato dei servizi. Dal lato della domanda, si rileva un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta, a seguito di una crescita delle importazioni maggiore rispetto alle esportazioni”.

Il terzo trimestre del 2022 – scrive l’Istat – ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al terzo trimestre del 2021.

La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, mentre i servizi hanno registrato un aumento. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.

Rallenta la crescita nell’area euro

Più lenta dell’Italia la media dell’area euro. Nel terzo trimestre la crescita di Eurolandia è aumentata dello 0,2% e così nella Ue rispetto al secondo quando era aumentato rispettivamente dello 0,8% e dello 0,7%. Rispetto al terzo trimestre 2021 +2,1% e +1,4% dopo +4,3% nelle due zone.

E’ la stima flash di Eurostat (la prossima stima sarà pubblicata il 15 novembre). In Svezia +0,7% rispetto al secondo trimestre, in Italia +0,5%, in Germania +0,3%. In Francia e Spagna +0,2%. In Belgio e Austria -0 ,1%.