La Securities and Exchange Commission sta ha aperto un’indagine sul candidato repubblicano al Senato per lo stato di New York, Ricky Lazio, per insider trading, ovvero aver approfittato illegalmente di informazioni per le sue speculazioni in borsa.
Secondo l’inchiesta preliminare, Lazio avrebbe guadagnato quasi il 600% in meno di sette settimane, investendo in titoli di una societa’ controllata da uno dei piu’ accesi sostenitori della sua campagna politica.
Il diretto avversario di Hillary Clinton nella corsa al Senato non nega di aver ricavato nel 1997 circa $13500 da opzioni sul titolo di Quick & Reilly – la societa’ di brokeraggio che ha donato almeno $35 mila alla sua campagna elettorale per la Camera – ma, sebbene al suo primo acquisto di quel tipo, Lazio sostiene che il guadagno sia stato il risultato del suo acume e di tanta fortuna.
All’inizio di agosto del 1997 Lazio ha infatti acquistato opzioni di Quick & Reilly – successivamente acquistata da Fleet Financial – sulla base di voci di un possibile takeover della societa’, per poi incrementare il suo investimento pochi giorni dopo a un totale di $2300. La settimana successiva la societa’ di brokeraggio si affidava ad un banchiere d’investimento per esplorare la vendita e il titolo andava alle stelle.
La fortuna del principiante, pero’, non convince ne’ Hillary Clinton – essa stessa coinvolta in passato in simili accuse -, ne’ il controllore di stato Carl McCall, uno dei suoi sostenitori piu’ accaniti che, venuto a conoscenza dell’investimento ha chiesto all’organo di controllo di borsa di investigare il deputato.
La corsa al seggio del Senato per New York si fa quindi piu’ accesa, anche perche’ la notizia dell’apertura dell’inchiesta preliminare ha stranamente coinciso giovedi’ con l’annuncio del procuratore speciale Robert Ray di prove sostanziali che Hillary Clinton abbia avuto un ruolo decisivo nei licenziamenti dell’ufficio viaggi della Casa Bianca nel 1993.