ROMA (WSI) – Per la prima volta dalla seduta di mercoledì, il rapporto dollaro/rublo scende sotto la soglia 60, con la moneta russa che si apprezza mettendo a segno in mattinata un rialzo +3,4% circa.
La valuta beneficia delle dichiarazioni del ministro delle finanze Anton Siluanov, che ha confermato che il Ministero sta vendendo valute estere, e che ha sottolineato anche che il rublo si rafforzerà sicuramente a partire dall’anno prossimo.
Contestualmente, la Banca centrale russa ha reso noto di non essere intervenuta sui mercati lo scorso mercoledì, dopo aver speso comunque più di $80 miliardi nel tentare di frenare la caduta della valuta.
Il Parlamento sta intanto lavorando su una proposta di legge che, se approvata, comporterà l’erogazione di aiuti al settore bancario fino a 1 trilione di rubli (l’equivalente di $16,5 miliardi), al fine di proteggere le banche dall’impatto delle sanzioni imposte dall’Occidente.
Le sanzioni hanno di fatto limitato l’accesso degli istituti di credito ai mercati di capitale internazionali, facendo salire in modo drammatico i costi di finanziamento, in un’economia che sta tra l’altro scivolando di nuovo in recessione. La proposta, che ha ricevuto l’approvazione della Duma, dovrà ricevere l’ok dalla Camera alta del Parlamento e poi firmata dal presidente Vladimir Putin.
La situazione rimane molto incerta, e il timore di una spirale inflazionistica è più che plausibile. A tal proposito Carlos Ghosn, responsabile dell’alleanza Nissa-Renault, ha reso noto che i due colossi dell’auto rifiuteranno gli ordinativi di alcuni veicoli in Russia, e che i prezzi di altre macchine potrebbero essere ulteriori alzati, nel caso in cui il rublo continuasse a perdere. Nissan ha già aumentato i prezzi sulla metà dei modelli venduti in Russia, del 5-8%. Il paese rappresenta il quinto mercato per il colosso giapponese dell’auto. (Lna)