Economia

Riforma Rc auto: via il bonus-malus e stretta anti-evasione. Le novità allo studio

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Novità potrebbero presto arrivare nel settore assicurativo italiano. Il Parlamento sta esaminando la proposta di legge del Movimento 5 Stelle sull’Rc auto e potrebbe attuare quanto richiesto all’unisono dall’Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e dall’Ania, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici.

Rc auto: la riforma del bonus malus

In particolare Ivass e Ania chiedono che il bonus-malus – il meccanismo che regola la maggior parte delle polizze assicurative di responsabilità civile delle automobili in Italia, diviso in classi di merito, a ciascuna delle quali corrisponde un importo diverso da pagare come premio – vada in soffitta.

“La riforma del bonus-malus, a nostro avviso non è più procrastinabile. Oggi si basa su un unico indicatore, il numero di sinistri, ma dobbiamo passare quanto prima ad un sistema multidimensionale che renda effettiva la misurazione del rischio. Oggi è assolutamente priva di capacità informative”. Parallelamente, va analizzata anche la possibilità di una riforma della ‘Card’, la convenzione a risarcimento diretto, eliminando “i comportamenti opportunistici” tra compagnie e riformando il sistema forfait, considerato “un po’ antiquato”.

Così ha spiegato il consigliere dell’Ivass Riccardo Cesari – di fronte ai parlamentari della Commissione Finanze della Camera, come riporta l’Ansa. Dello stesso avviso la presidente dell’associazione delle compagnie Bianca Maria Farina:

“Il sistema attuale non è più efficace nel distinguere i clienti secondo la propria effettiva rischiosità e non svolge quindi più la propria funzione educativa e premiante dei comportamenti virtuosi”.

Le altre novità allo studio

Ma non solo bonus-malus. La proposta punta anche ad una stretta contro l’evasione dell’assicurazione auto, individuando i veicoli che circolano senza assicurazione incrociando le banche dati dell’Ania sui veicoli assicurati con quella della Motorizzazione sui veicoli immatricolati e coinvolgendo anche i Comuni nelle verifiche magari usando anche rilevatori a distanza come Telepass, Autovelox, ZTL e Tutor, opportunamente omologati, per avere un controllo costante sul territorio.