Economia

Rc auto: prezzo medio a 416 euro. Roma la più cara

A novembre il prezzo medio dell’Rc auto rimane stabile a 416 euro come il precedente mese di ottobre. A renderlo noto l’Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle assicurazioni, secondo cui le province italiane registrano aumenti di prezzo su base annua tra il +2,3% di Crotone e il +10,5% di Roma. Ma stabilità non significa che i prezzi sono contenuti.

Rc auto: quali sono le città più care e quelle più economiche

Andando nel dettaglio dei dati snocciolati da Ivass emerge difatti che la provincia più cara è quella di Napoli, con una media di 600 euro a polizza. Dietro Napoli troviamo Prato con 586 euro, al terzo posto Caserta con una media di 537 euro.

La città più conveniente sul fronte delle tariffe si conferma Enna con un premio medio di 293 euro, seguita da Potenza (306 euro) e Oristano (308 euro). Tra la provincia più cara e quella più economica la forbice raggiunge quindi quota 307 euro a polizza come rimarca Assoutenti.

Secondo l’associazione i prezzi dell’Rc auto, tuttavia, registrano il rincaro più forte a Roma, con un aumento su base annua addirittura del +10,5% a novembre, seguita da Sondrio (+9,8%) e Aosta (+9,5%); l’incremento più leggero è a Crotone (+2,3%).

“L’escalation delle tariffe Rc auto è insostenibile, inspiegabile e si scontra con i dati record fatti registrare dalle imprese assicuratrici nell’ultimo anno, con gli utili delle compagnie che hanno raggiunto quota 8 miliardi di euro, in crescita del +249% rispetto all’anno precedente. Per calmierare le polizze è ormai improcrastinabile applicare la sentenza della Corte Costituzionale che rende facoltativo l’indennizzo diretto. Urge inoltre una riforma dell’autorità della vigilanza e una governance composta da personalità indipendenti dal mondo assicurativo” – conclude il presidente Gabriele Melluso.

Anche Federcarrozzieri – l’associazione delle autocarrozzerie italiane – ha commentato i dati Ivass che vedono i prezzi delle polizze salire del +6,6% a novembre.  “Oggi autovetture sempre più sofisticate e tecnologiche determinano pezzi di ricambio sempre più all’avanguardia e costosi, con un impatto non indifferente sui costi delle riparazioni e sulle tariffe Rc auto praticate dalle imprese assicuratrici. Per questo abbiamo chiesto al Governo di istituire una sorta di “cartella clinica” delle automobili, che registri tutti gli interventi eseguiti sulle vetture nell’arco della loro vita, anche per evitare distorsioni del mercato e risarcimenti multipli dei danni, nel caso in cui un assicurato decida di incassare l’indennizzo a seguito di un sinistro senza però riparare la propria automobile” – sostiene il presidente Galli.

A dicembre prezzi ancora in salita: ecco per chi

In attesa delle nuove rivelazioni dell’Ivass per il mese di dicembre, possiamo farci un’idea di come sarà prendendo in considerazione i dati dell’Osservatorio di Facile.it secondo cui nell’ultimo mese del 2024 per assicurare un veicolo a quattro ruote in Italia occorrevano, in media, 643,95 euro, ossia il 6,19% in più rispetto a sei mesi prima. E i rincari, secondo l’Osservatorio, sono dovuti soprattutto ai sinistri. Dall’analisi del comparatore – realizzata su un campione di oltre 955mila preventivi raccolti su Facile.it tra novembre e dicembre 2024 – è emerso difatti che la quota di guidatori colpiti dai rincari a causa di un sinistro con colpa è pari all’1,78% del totale.

A livello nazionale la percentuale di automobilisti che nel 2024 hanno dichiarato un sinistro con colpa è pari all’1,78%. Ma ci sono differenze territoriali. Scorrendo la graduatoria delle aree in cui si è registrato percentualmente il maggior numero di denunce di incidenti con colpa, difatti al primo posto si posiziona la Toscana, dove il 2,34% degli automobilisti vedrà quest’anno aumentare il premio dell’Rc auto. Seguono i guidatori Sardegna (2,29%) e Liguria (2,15%). Percentuali più basse, invece, sono state rilevate Basilicata (1,26%), Calabria (1,30%) e Trentino-Alto Adige (1,40%).

Chi vedrà peggiorare la classe di merito

Infine, analizzando il profilo di chi vedrà peggiorare la propria classe di merito a seguito di un sinistro con colpa, emerge che la percentuale è più altra tra le donne (1,99%) rispetto al campione maschile (1,65%). Su base anagrafica, a registrare i valori più bassi sono i soggetti con età compresa tra 19-24 anni (1,51%) e quella 25-34 anni (1,58%). Di contro, i 55-64enni (1,84%) e gli over 65 (2,30%) sono gli automobilisti che hanno registrate le percentuali più alte. Infine guardando alla professione dell’assicurato emerge come gli agenti di commercio siano risultati essere la categoria che, in percentuale, ha dichiarato con più frequenza un sinistro con colpa (3,13%) e che quindi vedranno aumentare il premio Rc auto. Seguono i pensionati (2,24%) e gli impiegati (1,85%).