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Rating: Italia indenne dal giudizio di S&P. Ecco le prossime date

Non ha deluso le attese della vigilia il giudizio di S&P Global Ratings, che nella serata di venerdì scorso ha confermato la tripla B con outlook stabile per l’Italia.

La decisione è in linea con quella adottata lo scorso autunno anche se, rispetto a qualche mese fa, è però cambiata la prospettiva del debito, che adesso viene visto in rialzo del 2,5% nel suo rapporto con il Pil fra il 2024 e il 2025-26.

Fattore chiave nei prossimi giudizi potrebbe risultare il rapporto deficit/pil che, secondo le ultime proiezione dell’Eurostat, risulta il più elevato in tutta l’Ue, al 7,4% dopo l’8,6% nel 2022.
Nel 2023 ben 11 Paesi della Ue hanno registrato un deficit/pil superiore al limite del 3% come dice Eurostat che ha pubblicato la prima notifica sui dati dell’anno scorso sulla base dei quali la Commissione europea deciderà l’apertura delle procedure per deficit pubblico eccessivo, attesa a giugno dopo la chiusura delle urne per le elezioni del parlamento europeo.

In ogni caso, la decisione di S&P apre ufficialmente la nuova stagione dei giudizi di rating per l’Italia. Ecco le prossime date da tenere d’occhio.

Rating: i giudizi per l’Italia

Nel dettaglio dopo S&P, a dover giudicare sul nostro paese saranno:

  • DBRS il 26 aprile
  • Fitch il 3 maggio
  • Moody’s il 31 maggio

Sorvegliato speciale è sempre il debito pubblico tricolore, su cui si è concentrato anche Alfred Kammer, direttore dell’European Department del Fondo Monetario Internazionale che in un’intervista a Repubblica ha invitato il governo italiano a tagliare il debito pubblico.

Secondo Kammer, il Superbonus non è sufficiente a spiegare il problema del debito in aumento in Italia “È una delle spiegazioni, ma la sola eliminazione del Superbonus non sarà sufficiente per realizzare il consolidamento”, afferma, sottolineando che le privatizzazioni non basteranno a ridurlo….
L’Fmi prevede che il Pil italiano crescerà dello 0,7%, e nel 2026 calerà allo 0,2%, mentre il governo stima l’1%. L’unico modo per invertire la rotta, afferma il direttore dell’European Department del Fmi è “Continuare riforme strutturali e misure intraprese col Pnrr. Il Piano va pienamente attuato, ma raccomandiamo anche al governo italiano di elaborare un nuovo programma a medio termine, che prosegua gli sforzi di riforma strutturale al fine di aumentare la produttività. È importante per fronteggiare l’invecchiamento della popolazione e la potenziale contrazione della forza lavoro”.

Perchè è importante il rating

Il rating sovrano misura la capacità di un governo di ripagare i propri debiti. Proprio come i punteggi di credito personali, un rating elevato indica che un governo ha un basso rischio di credito, mentre un rating basso indica un governo che potrebbe avere difficoltà a ripagare i propri debiti. Poiché questi rating influenzano i tassi di interesse sui titoli di Stato, molti Paesi attribuiscono un’alta priorità al mantenimento di un rating sovrano elevato.