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Rajoy: governo Catalogna verrà sospeso “a giorni”

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Il governo di Madrid fa ricorso alle maniere forti, con il premier Mariano Rajoy che ordinerà presto la sospensione dell’amministrazione regionale catalana, in una mossa senza precedenti, a meno che le autorità locali non facciano marcia indietro rinunciando alle loro mire secessioniste. Il partito di Rajoy, che da più di dieci anni si oppone a una maggiore autonomia della Catalogna, è convinto che la decisione di Barcellona di aprire al dialogo e di lasciare per il momento in sospeso la questione della proclamazione della secessione, sia “un trucco” del presidente catalano.

Il leader della Catalogna ha firmato una dichiarazione di indipendenza, ma ha chiesto la sospensione dei suoi effetti per consentire di avviare un dialogo con Madrid sulla controversa questione. Madrid non riconosce l’esito del referendum del primo ottobre, dal quale è emerso che nove catalani sui dieci (per lo meno tra coloro i quali sono potuti e hanno voluto andare a votare) sono a favore dell’indipendenza.

Rinviando la dichiarazione sull’indipendenza della Catalogna dopo il suffragio a favore della stessa, in un referendum giudicato incostituzionale e pertanto illegale dalle autorità centrali spagnoli, il presidente del governo catalano Carles Puigdemont si è attirato le proteste dei suoi alleati e dei sostenitori del processo di autodeterminazione della Catalogna, regione che conta per il 19% del Pil spagnolo.

Tra le polemiche, in una decisione che non faciliterà né il riavvicinamento di Madrid e Barcellona né la tregua tra indipendentisti e unionisti, Rajoy, leader dei conservatori del Partido Popular (PP) al governo, ha avviato un processo che potrebbe portare alla sospensione del governo catalano. L’annuncio è stato dato in un intervento televisivo, il giorno dopo che Puigdemont davanti al parlamento catalano ha espresso l’intenzione di avviare un colloquio costruttivo con Madrid sul futuro della regione.

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Rajoy, che parlerà in parlamento oggi pomeriggio, chiede formalmente al governo della Catalogna di spiegare se ha effettivamente dichiarato l’indipendenza dalla Spagna o meno. Domandare formalmente a un presidente regionale di correggere il proprio comportamento, o di modificare le politiche locali, è un passo necessario prima di arrivare alla possibile sospensione del governo regionale, ai sensi dell’ articolo 155 della Costituzione spagnola.

Rajoy di fatto accusa il leader della Catalogna di aver di proposito creato confusione sulla questione dell’indipendenza. Se le autorità catalane ammetteranno di voler perseguire l’indipendenza allora il governo centrale potrebbe ricorre all’articolo 155 e assumere i pieni poteri in Catalogna e Puigdemont rischia di finire in carcere. Si tratterebbe di misure senza precedenti, dell’apice della crisi costituzionale più grave degli ultimi 40 anni, ossia dai tempi di Franco. Mai prima d’ora un primo ministro spagnolo ha fatto ricorso all’articolo 155.

La palla ora è nel campo avversario, ha fatto sapere Rajoy: “la risposta del presidente catalano alle mie domande informerà il popolo su quello che succederà nei prossimi giorni. Se Puigdemont mostra la volontà di rispettare la legge e di ristabilire la normalità istituzionale, allora metteremo fine a un periodo di instabilità e tensioni, di interruzione della coesistenza“. Altrimenti a giorni i poteri del governo della Catalogna passeranno a Madrid.