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Purdue Pharma, madre anti dolorifici all’oppio, sull’orlo della bancarotta

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Democratizzando l’uso di un potentissimo oppiaceo, convincendo i medici a prescriverlo come anti dolorifico, Purdue Pharma ha accumulato una fortuna. Ora però i guai giudiziari stanno spingendo la società madre dell’OxyContin sull’orlo della bancarotta. Potrebbero essere le cause legali a mettere in ginocchio il gigante farmaceutico.

I problemi finanziari sono dovuti alle migliaia di cause legali intentate contro il farmaco “killer”, accusato di aver contribuito alla morte di migliaia di pazienti. Il farmaco, che crea una forte dipendenza nei pazienti, peggio dell’eroina, è in commercio anche in Europa, dove però non ha preso piede agli stessi livelli degli Stati Uniti.

Purdue Pharma: cause legali hanno creato grosso buco di bilancio

Second quanto riferito da Reuters, che cita fonti ben informate, le cause aprono un buco di bilancio troppo grosso da colmare anche per un gigante come Purdue Pharma. Il gruppo, di proprietà della misteriosa famiglia Sackler, nega le accuse. I Sackler, famiglia di medici e filantropi, ha un patrimonio stimato di 13 miliardi di dollari.

Purdue Pharma sostiene che le autorità americane hanno approvato la vendita degli oppiacei come anti dolorifici. Nel foglietto illustrativo del farmaco, secondo il gruppo, sono presenti avvertimenti circa il rischio di abusi e uso improprio legato ai medicinali.

I video promozionali mostrati dal gruppo alle associazioni dei medici per promuovere il prodotto, però, contengono un messaggio fuorviante. Lì si sostiene che il farmaco non crei veramente dipendenza. La società ha pagato dottori e finanziato ricerche per dimostrare la bontà ed efficacia dei propri prodotti.

Se l’azienda fa ricorso all’amministrazione controllata – il Chapter 11 negli Stati Uniti – le cause legali andrebbero interrotte.

Purdue Pharma dice di essere impegnata ad assicurare che gli affari rimangano robusti e sostenibili. “Abbiamo ampie sacche di liquidità e restiamo impegnati a rispettare gli obblighi presi con i fornitori, con i partner aziendali e con i pazienti che beneficiano dei nostri medicinali”.

OxyContin, il farmaco oppiaceo killer

Più di mille cause legali depositate nei tribunali dello stato dell’Ohio sostengono che Purdue Pharma e altri gruppi di oppiacei abbiano fatto ricorso a pratiche scorrette e ingannevoli per spingere all’utilizzo di farmaci che creano dipendenza. I legali di Purdue Pharma hanno paragonato i casi alle azioni legali intentate contro l’industria del tabacco che hanno portato a un patteggiamento da 246 miliardi di dollari nel 1998.

Negli Stati Uniti l’OxyContin viene venduto nelle farmacie come cura per i dolori di ogni tipo, con la benedizione della Federal Drug Agency (FDA, l’autorità per la Salute in America incaricata di approvare la commercializzazione dei medicinali). Il farmaco controverso ha fruttato all’azienda con sede in Connecticut 35 miliardi di dollari di ricavi.

Vendite di Oxycontin

Dal 1996, le prescrizioni per quello che non è un antidolorifico innocuo essendo dieci volte più potente degli oppiacei e più potente anche dell’eroina, ha iniziato letteralmente a esplodere negli Stati Uniti. Finendo per fare migliaia di morti per overdose e rovinando intere famiglie. Un’epidemia documentata in tutto il mondo (vedi video documentario del New Yorker e di Envoyé Speciale più sotto). Dal 1999 al 2017 i morti sono 200 mila in Usa.

È proprio quell’anno, infatti, che Purdue Pharma ha lanciato una vasta campagna promozionale di disinformazione nella comunità dei medici Usa sul tema dei rischi legati al potente medicinale. Da allora l’anti dolorifico OxyContin ha creato un’epidemia di drogati di ossicodone.

OxyContin farmaco killer della Purdue Pharma
[/media-credit] Un farmacista di New York in un negozio Walgreens tiene in mano una scatola con l’antidoto al pericolo di overdose da ossicodone: il Naloxone Hydrochloride. Si stima che una persona muoia ogni giorno di overdose da farmaci a New York (Spencer Platt/Getty Images)

Udienza di maggio in diretta televisiva

Si tratta dell’ingrediente attivo dell’OxyContin, un prodotto chimico cugino dell’eroina che è due volte più potente della morfina. In passato i medici erano riluttanti all’idea di prescrivere oppiacei troppo forti, come farmaci sintetici derivati dall’oppio. Tranne che nel caso di tumori molto gravi o casi di malati allo stadio terminale, proprio per via dei timori legati alla dipendenza dei medicinali.

“Gli oppiacei sono tra i farmaci più pericolosi che esistano“, dice al New Yorker David Kessler, ex commissario della Food and Drug Administration (FDA).

Purdue Pharma affronterà una prima causa legale grossa a maggio. Nel caso, la procura generale dell’Oklahoma accusa la società guidata dall’amministratore delegato Craig Landau di aver contribuito a una serie di overdosi fatali. Inondando il mercato di oppiacei che creano forte dipendenza dopo aver sostenuto che i medicinali erano sicuri. L’udienza del tribunale sarà trasmessa in televisione.