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Fed, i gestori non vedono nuovi tagli prima di giugno

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Gestori ed economisti sono ampiamente concordi sul fatto che la Federal Reserve resterà in attesa, con i tassi invariati all’1,75%, ancora per molto tempo: almeno fino alla prossima estate.
E’ quanto emerso dal sondaggio Cnbc che ha coinvolto 43 soggetti fra strategist, economisti e fund managers.

Proprio fra martedì e mercoledì la Federal Reserve si riunisce per deliberare la prossima mossa di politica monetaria, anche se le probabilità che vengano annunciati cambiamenti risultano assai basse. Dopo il forte dato sull’occupazione americana pubblicato venerdì, vari analisti hanno messo in luce come difficilmente il Fomc potrà spostare i tassi nel prossimo futuro.

Secondo i risultati del sondaggio, meno della metà degli intervistati dichiara di aspettarsi un nuovo taglio dei tassi nel 2020, mentre appena il 5% ritiene che ci sarà un rialzo. Fra i gestori che hanno detto di aspettarsi un taglio, la maggioranza ritiene che esso non si verificherà prima di giugno.

“I rischi per le prospettive di crescita economica e inflazione sono ancora inclinati verso il basso e la porta rimane aperta per futuri tagli dei tassi”, ha affermato in risposta al sondaggio Kathy Bostjancic, capo economista per i mercati finanziari degli Stati Uniti presso Oxford Economics.

Si allontana lo spettro della recessione

In ogni caso, è diminuita la quota di economisti che si aspetta una recessione nel 2020: riducendosi dal 34% del precedente sondaggio al 26%: il livello più basso dallo scorso giugno. Il tasso di crescita del Pil, poi, viene previsto intorno al 2% nel corso dei prossimi due anni.

“L’economia degli Stati Uniti sta chiudendo il 2019 con un Pil, una produttività e una crescita delle ore lavorate in accelerazione e un’inflazione inferiore rispetto a quanto previsto all’inizio dell’anno. E’ probabile che si avveri lo stesso nel 2020”, ha scritto Mike Englund, capo economista di Action Economics, “i dati di mercato hanno sottovalutato la lunghezza di questa espansione economica”.

“La Fed resterà in attesa più a lungo di quanto il mercato stia immaginando”, ha scritto John Donaldson, direttore per il reddito fisso dell’Haverford Trust, “anche un terzo delle possibilità di un taglio il prossimo giugno è sopravvalutato”.