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PIAZZA AFFARI: DOVE VANNO TIM E TELECOM?

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I telefonici riprendono fiato dopo i ribassi registrati in apertura. In questo momento TIM viene scambiata a €5,84 (+0,19%) , con più di 21 milioni di titoli passati di mano, mentre Telecom Italia è stabile a €9,43 (+0,15%).

I titoli telefonici e i tecnologici europei hanno fatto segnare, in apertura, una brusca inversione di marcia rispetto alla vigilia. “Colpa di Ericsson ERICY – Nyse) – commenta un analista – che dopo una partenza positiva perde in questo momento il 4,23% a 47,6 corone. Il colosso telefonico – prosegue l’analista di una primaria Sim italiana – ha comunicato utili in rosso per la prima volta, e i mercati europei hanno accolto negativamente le deboli prospettive del 2002. Il ribasso ha interessato anche Alcatel (-2,23%) e Siemens (-0,14%)”.

“I telefonici italiani – commenta invece il responsabile di una sala operativa, che preferisce non essere citato per politica aziendale – dimostrano di essere tra i migliori del settore. E’ evidente che un mercato come questo, che non ha una direzione e che aspetta segnali in un senso o in un (vedi utili o le affermazioni di Greenspan e Duisemberg sulla possibile ripresa dell’economia nel 2002) ne approfitta in chiave profit-taking o in chiave acquisto speculativo da day trader. In altre parole, TIM e Telecom rappresentano due società solide (più TIM di Telecom), che reagiscono in base all’andamento del mercato, in un senso o nell’altro”.

Secondo l’analisi tecnica di Banca Sella, curata da Giuliano Sarricchio, “TIM punta alla resistenza a €6,20, con livelli intermedi a €5,90 e a €6,05. Telecom Italia può superare la resistenza a €9,50, che proietterebbe il titolo a €9,65, dove potrebbe ripartire il rally a testare quota €9,80”.