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Pentagono: commando elite Usa schierato nei pressi dell’Iran

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New York – Il Pentagono ha ammesso di aver schierato un commando di marine specializzati nei pressi del Golfo Persico non lontano dall’Iran. A far insospettire non e’ tanto la presenza di militari staunitensi nell’area calda, quanto piuttosto il fatto che il gruppo di soldati appartiene alla stessa task force (SEALS) che ha preso d’assalto il compound ad Abbottabad in Pakistan, dove era rifugiato Osama bin Laden.

Sui blog militari circola da qualche ora la notizia data dal reporter di guerra Spencer Ackerman circa la presenza di un “team commando di elite” che sta conducendo delle operazioni nella regione del Golfo Persico. Ackerman cita fonti militari secondo cui la squadra, denominata Joint Special Operations Task Force del Consiglio di Coordinamento del Golfo (JSOTF-GCC), e’ a terra per istruire le truppe locali in operazioni speciali.

E’ la prima volta che gli Usa e il Pentagono ammettono l’esistenza di una squadra specializzata sul terreno. Ackerman ha sottolineato che non c’e’ alcun legame diretto con il caso dello scienziato iraniano ucciso la settimana scorsa, il quale secondo le autorita’ iraniane e’ caduto vittima di un’imboscata dei servizi segreti israeliani del Mossad.

Secondo altre fonti, sempre citate da Ackerman, la nuova task force si troverebbe sul posto solo per operazioni di controllo e che qualsiasi legame con l’Iran e’ “indiretto per dire tanto”. Il che pero’ non toglie nulla all’importanza dell’indiscrezione e rende ancora piu’ tesa la situazione nel Golfo, dove e’ in corso un braccio di ferro diplomatico tra Usa, Iran e Israele a colpi di minacce che ricorda i tempi della Guerra Fredda.

Va sottolineato, tuttavia, che si sono forze speciali Usa sparse in tutto il mondo. Ci sono ben 2.500 “Navy Seals”, la meta’ dei quali devono riferire alla base Little Creek Naval Amphibious e alla Dam Neck Annex a Virginia Beach. Di loro, circa 2.400 sono assegnati allo Special Warfare Command (SWC).

Gli Stati Uniti dispongono di altri 700 inviati di guerra via mare (Special Warfare Boat Operators) e di 700 soldati speciali come personale di rinforzo. Considerando che attualmente ci sono gia’ due gruppi aerei nel Golfo, e’ probabile che le forze speciali presenti nella regione siano molte di piu’ di quelle appena elencate.

Oggi il presidente francese Nicolas Sarkozy ha lanciato un avvertemento alle ambizioni guerrigliere di Israele e Usa nella Repubblica Islamica. La Francia fara’ “tutto il possibile per evitare un intervento militare” in Iran che provocherebbe “guerra e caos” in Medio Oriente e nel mondo. Sarkozy ha chiesto invece di seguire la strada della punizione economica, lanciando un appello per adottare sanzioni “piu’ dure” con l’obiettivo di bloccare il programma nucleare di Teheran, che l’Iran sostiene abbia solo scopi civili.