Economia

Pagate le bollette, agli italiani resta in tasca meno del 5% dello stipendio

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La crisi energetica e il conseguente caro bollette sta pesando sulle tasche degli italiani. L’aumento dei costi dell’energia difatti è fonte di grande preoccupazione e ben il 43% dà priorità al pagamento delle bollette, ma il 26% dei consumatori italiani (19% nel 2021) dichiara di avere a disposizione meno del 5% del proprio stipendio mensile dopo avere pagato le bollette, un dato superiore alla media europea dell’11%.

Così emerge dal decimo “European Consumer Payment Report” (EPR) – Focus Italia, studio prodotto Intrum e basato su un’indagine condotta simultaneamente in 24 Paesi europei a cui hanno partecipato oltre 24 mila persone. Dall’indagine inoltre emerge che l’aumento dei prezzi di beni e servizi nell’80% dei casi abbia già un impatto negativo sulle finanze degli intervistati e il 16% prevede che ne sarà colpito presto.

Benessere finanziario peggiorato rispetto a un anno fa

Andando nel dettaglio, emerge che il benessere finanziario degli intervistati è peggiorato rispetto a 12 mesi prima nel 57% dei casi e questo fattore spingerà nel 65% dei consumatori a effettuare alcuni cambiamenti nelle modalità di spesa. Ad esempio, saranno tagliati i costi legati all’attività sociale (59%), come i pasti consumati al ristorante, si faranno acquisti nei discount piuttosto che nei grandi marchi della distribuzione (53%) e potranno diminuire le spese per i regali (45%). Inoltre il periodo di incertezza che stiamo vivendo, dice lo studio, ha sensibilizzato gli italiani sulle spese non essenziali, come ad esempio gli abbonamenti digitali, e ha favorito la determinazione di obiettivi per gestire al meglio le scadenze dei pagamenti e i risparmi.

Secondo lo studio pubblicato da Intrum inoltre, oltre il 30% degli intervistati non ha pagato puntualmente almeno una bolletta nel corso degli ultimi 12 mesi e prevede che questo potrà succedere almeno un’altra volta nel corso del prossimo anno principalmente a causa della mancanza di liquidità. Oltre la metà del campione (54%) infatti dichiara di subire un’influenza negativa sul benessere generale a causa delle preoccupazioni legate a questi fattori, in forte peggioramento rispetto al 2021 (40%).

Inoltre la ricerca di Intrum rivela che il complesso scenario macroeconomico delineatosi nel corso del 2022 si sta ripercuotendo anche sulle modalità di gestione del debito e del credito da parte degli intervistati. Dall’analisi emerge che quasi l’80% dei genitori intervistati ha dichiarato di aver richiesto un prestito o di aver esaurito il plafond della carta di credito negli ultimi sei mesi per poter acquistare articoli per i propri figli. Oltre un quarto del campione (26%) ha dichiarato che è più probabile che non riesca a pagare un debito adesso che in qualsiasi altro momento che si ricordi, non sorprende quindi che molti consumatori siano più titubanti nell’assumere ora debiti rispetto al passato: in Italia, il 34% ha dichiarato di sentirsi meno a suo agio nel farlo, in Europa addirittura il 52%.

Inoltre per far fronte alle nuove difficoltà un quarto del campione prevede di richiedere al proprio datore di lavoro un aumento di stipendio superiore alla norma.

Come fronteggiare incertezza e caro bollette

Lo studio di Intrum inoltre rivela che in Italia, in particolare, oltre il 40% degli intervistati (circa il 30% in Europa) non ritiene di avere avuto un’educazione finanziaria sufficiente a comprendere le sfide degli ultimi anni, come sono ad esempio gli impatti derivanti dall’aumento generalizzato dei prezzi.

Gli italiani oggi, a causa delle preoccupazioni relative alle dinamiche economico-finanziarie degli ultimi tempi, come l’aumento dei tassi, sono spinti a migliorare le loro conoscenze finanziarie, ma i progressi non sono uniformi e più della metà del campione non ha saputo rispondere correttamente a una domanda sull’impatto dell’inflazione sulla bolletta energetica.

Dai dati contenuti nel rapporto diffuso da Intrum emerge che rimane alta l’attenzione dei consumatori verso il consumo sostenibile e socialmente consapevole, infatti il 52% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare la propria influenza per promuovere cambiamenti sociali positivi, ad esempio scegliendo per gli acquisti aziende con solidi standard etici.