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L’oro salirà entro la fine dell’anno a 3100 dollari all’oncia. La previsione è di Goldman Sachs che ha rivisto la rialzo la sua precedente stima sul prezzo del metallo giallo a 2890 dollari. A pesare sul rialzo una domanda strutturalmente più alta da parte delle banche centrali.
Gli analisti Lena Thomas e Dan Stroeven sostengono che la domanda di acquisto di oro da parte delle banche centrali potrebbe raggiungere una media di 50 tonnellate al mese, superiore alle previsioni.
Goldman Sachs: domanda oro banche centrali in aumento
“Stimiamo che questa domanda strutturalmente più’ elevata da parte delle banche centrali aggiungerà un 9% al prezzo dell’oro entro la fine dell’anno – si legge in un rapporto -. Questo effetto, combinato con un graduale aumento delle partecipazioni negli Etf dovuto al calo dei tassi d’interesse (+2% di aumento del prezzo), dovrebbe più che compensare l’impatto negativo della normalizzazione delle posizioni di mercato (-4%), supponendo che l’incertezza diminuisca”.
Goldman Sachs ha spiegato inoltre che, “se l’incertezza sulla politica economica continuerà, compresi i dazi imposti dagli Stati Uniti, la domanda speculativa potrebbe aumentare, insieme all’aumento degli acquisti di oro da parte delle banche centrali e agli afflussi nei fondi negoziati in borsa (ETF)”. Gli analisti della banca d’affari hanno aggiunto che “i prezzi dell’oro potrebbero raggiungere i 3.300 dollari l’oncia”. In questo caso, il tasso di aumento dei prezzi dell’oro quest’anno sarebbe del 26%.
I motivi dell’aumento dei prezzi dell’oro
I prezzi dell’oro sono aumentati per sette settimane consecutive quest’anno, dopo il forte rialzo registrato l’anno scorso. Il mercato attribuisce l’aumento dei prezzi dell’oro non solo all’incremento degli acquisti di oro da parte delle banche centrali, ma anche ai tagli consecutivi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense e alle crescenti preoccupazioni degli investitori dovute alle recenti politiche tariffarie del presidente Donald Trump.
L’oro è attualmente scambiato intorno ai 2.911 dollari l’oncia, dopo aver superato i 2.942 dollari l’oncia la scorsa settimana.