di Thomas Schneider Director Sud Europa e Responsabile per l’Italia, Russell Investments.

Tutti i rischi della caccia alla cedola

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Nelle nostre conversazioni con promotori e consulenti finanziari a livello internazionale, vediamo come spesso per essi non sia facile approcciare clienti che sono vicini o già in pensione e sviluppare soluzioni di investimento che possano bilanciare reddito e rendimento.

Voglio quella cedola!

La maggior parte dei consulenti afferma che le strategie di investimento focalizzate sulle cedole (ad esempio quelle che si basano sulla distribuzione di dividendi o interessi) sono un’opzione preferita da molti risparmiatori. Tali strategie sono, infatti, facili da comprendere e riescono a proteggere il capitale iniziale utilizzando al contempo un approccio più sostenibile nel lungo periodo.

Tuttavia, dare priorità solo alla semplicità e alla protezione del capitale non è tipicamente l’approccio migliore.

I rischi della cedola a tutti i costi

I limiti e i rischi di una strategia focalizzata sull’income dipendono dall’approccio utilizzato. Tra le asset class e strumenti che generano reddito all’interno dei portafogli dei clienti, i consulenti citano ad esempio le azioni che pagano dividendi, i REIT, le obbligazioni corporate, gli high yield. Ma quando si valuta una strategia, è bene considerare da dove proviene questo income e assicurarsi di gestire accuratamente i relativi rischi. Alcuni di questi rischi, ad esempio, possono venire sottovalutati:

• Focalizzarsi sul rendimento di breve periodo a discapito della crescita sul lungo termine;

• Le obbligazioni high yield possono trasformarsi in obbligazioni junk;

• Troppa concentrazione in termi di asset class o settore;

• Troppo focus su asset del proprio paese;

Liquidità del proprio portafoglio.

Per aiutare a diminuire il livello di rischio e la volatilità del proprio portafoglio, le soluzioni che generano reddito dovrebbero mirare a un livello sostenibile di rendimento attraverso un approccio ben diversificato e multi-asset che consideri 4 fattori:

Bilanciare: bilanciare i bisogni di rendimento di breve termine con gli obiettivi di crescita di più lungo periodo.

Diversificare: accertarsi che il portafoglio sia strutturato su un mix di strategie, asset class e investimenti geograficamente variegati.

Misurare i rischi: evitare di spingersi troppo oltre alla ricerca del rendimento. Il rischio deve essere sempre appropriato al profilo del singolo investitore e alla sua capacità di tollerare i rischi.

Adattarsi: le asset class che producono income possono richiedere aggiustamenti dinamici nell’asset allocation. E’ necessario quindi accertarsi che un portafoglio abbia la giusta capacità di adattarsi con rapidità e flessibilità.

A nostro avviso, il modo migliore per gestire questi fattori è adottare un approccio total-return che guardi al contempo agli interessi, ai dividendi e all’apprezzamento del capitale quando si considera la capacità di generare reddito.

Ri-focalizzare la conversazione sugli obiettivi, le preferenze e le necessità del cliente può aiutare consulenti e promotori a costruire una pianificazione finanziaria che possa unire bisogni di breve termine senza mettere a rischio la capacità di raggiungere gli obiettivi finanziari desiderati.

Quando si parla di generare reddito, quindi, è importante considerare tutti i rischi e le potenziali opportunità in modo da incoraggiare l’investitore a bilanciare le sue attuali preoccupazioni con strategie che possano aiutarlo a raggiungere una sicurezza finanziaria nel futuro.