di ROBERTO COSSU, IMPRENDITORE

L’incredibile storia dell’imprenditore che ha sfidato Unicredit

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Sono un imprenditore pugliese di 42 anni e scrivo da Taranto. La mia storia qualcuno la definisce incredibile ma aldilà di questo penso che sia giusto renderla pubblica anche per aiutare tanti imprenditori che come me si sono trovati in situazioni simili.

I fatti

Nell’ aprile 2013 denunciai UniCredit per usura ed estorsione presso la Guardia di Finanza di Bari, le indagini vennero avviate presso la procura competente e sono ancora in corso. In pratica lamentavo, come molti imprenditori ormai negli ultimi tempi, la usurarietà di mutuo e fido di cc attraverso cui la mia impresa realizzó delle ville sul mare a vendersi……oltre al comportamento assolutamente ed inequivocabilmente ostruzionistico di alcuni funzionari della Banca. Nel frattempo la mia impresa era stata costretta a pagare alle stesse persone una

  • Moto vespa vintage;
  • Un viaggio per intera famiglia sul mare dello Jonio;
  • Un incarico tecnico a figlio di funzionario come coordinatore della sicurezza;
  • Vantaggi e regalie concesse nelle more di ottenere mutuo e quanto altro dalla banca, richieste velatamente con comportamenti a metà strada tra l’ estorsione e le minacce.

Ma aldilà di questa vicenda la beffa arriva recentemente quando apprendo attraverso la notifica presso il mio domicilio di un procedimento penale a mio carico promosso dalla stessa Banca che lamentava di aver subito per mia opera Sia la diffamazione che la tentata estorsione. Procedimento per cui il PM competente ha richiesto archiviazione a cui è succeduta una opposizione alla stessa ma che si è tradotta anche essa in un nulla di fatto tanto e’ che alcune settimane fa ho ottenuto il totale proscioglimento. La novità nella mia storia Anziché strapparmi i capelli, dimenarmi, piangere ai quattro venti ecc successivamente alla mia denuncia lo scrivente ha pensato bene di aprire una Pagina Facebook che si chiama “Usuraunicredit” oltre ad un dominio. La pagina è ancora attiva ed ogni giorno pubblica pensieri, riflessioni, notizie, verità scomode sulla” banca del Made in Italy”. Il sito invece è stato acquisito da UniCredit che avviò lo scorso anno una pratica dinanzi alla Wipo (l’organizzazione mondiale della proprietà intellettuale con sede a Ginevra) dando vita ad un autentico arbitrato a cui mi sono doverosamente sottratto. Giudizio arbitrale conclusosi con l’accaparramento da parte di UniCredit del sito (oggi ovviamente spento) legittimando di fatto la proprietà intellettuale dell’usura. Ma la notizia è degna di rilevanza proprio per le motivazioni che il Gip di Bari dott Abbattista ha addotto a conforto dell’archiviazione, cioè a dire:

Il giudice afferma un principio ovvio quanto storico per la sua specificità e cioè che la Banca, in questo caso UniCredit in quanto soggetto di interesse pubblico e di proporzioni tali da svolgere un ruolo essenziale per la comunità, deve accettare le critiche anche se pungenti purché non travalichino i limiti della continenza pertanto un cliente, un imprenditore può esercitare questa critica dando vita ad una sorta di media Attraverso social come Facebook all’interno del quale esprimere idee e giudizi critici anche severi purché non si sconfini nella offesa gratuita e quindi nella rilevanza penale.

Il secondo principio è da ascrivere alle ottime capacità del mio avvocato, che è stato senza ombra di dubbio il primo a livello nazionale a smontare la procura attraverso cui la banca conferiva ad un suo dirigente la possibilità di denunciarmi. Procura dichiarata appunto dal giudice eccessivamente generica quindi invalida. Un errore alquanto grossolano da parte della banca nonostante abbia osato scomodare in questa occasione uno rinominato studio legale del bolognese.

Unicredit denunciata per presunta usura da un piccolo imprenditore pugliese

Oggi Usuraunicredit non è più soltanto una pagina, perché racchiude in se le esperienze, le vicissitudini , le battaglie di oltre 50 imprenditori sparsi per tutta Italia che sostengono la nostra missione. Un esercito invisibile di uomini a cui simpaticamente ho attribuito dei nomignoli d’arte che compaiono a più riprese nei nostri Post (Gigi Pallina, Gioacchino delle Birre, soldato caprone ecc solo per fare degli esempi).

Un aiuto alle piccole e medie imprese italiane

Oggi UsuraUnicredit rappresenta inoltre la sintesi di un percorso intrapreso anche attraverso la costituzione di un associazione da me fondata insieme ad amici e professionisti, l’OSSERVATORIO CIBERNETICO, il cui scopo essenziale è quello di salvaguardare e promuovere il Made in Italy nel mondo, non solo, anche aiutare le piccole e medie imprese Italiane a difendersi contro il crimine invisibile messo in atto da banche come UniCredit che stringono nella propria morsa piccole realtà ignare di politiche di sistema che le banche mettono in atto per assecondare logiche di profitto e di strategia che affossano la vera economia del paese.

Non amiamo i protagonismi ma personalmente sarei contento se la mia storia, la nostra storia sia di monito a tanti imprenditori che hanno perso la strada maestra e che credono oramai di non avere più alcuna possibilità di rinascita. L’accanimento di UniCredit nei miei confronti, una pulce, un piccolissimo imprenditore che nulla poteva contro un colosso di proporzioni immani, risulta essere uno scandalo quanto scontato laddove la banca ha visto nella mia persona e nella mia organizzazione un pericolo, proprio perché abbiamo rappresentato in sintesi la reazione atipica e asistemica che gli esperti non riescono a decifrare. Il manuale comportamentale che ogni imprenditore dovrebbe adottare per non abbassare la testa e restare in superficie…