di David Riley (BlueBay Asset Management)

Investimenti sostenibili, un trend secolare rafforzato dalla pandemia

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Investimenti sostenibili, un trend secolare rafforzato dalla pandemia

Gli investimenti responsabili e la finanza sostenibile sono diventati temi di spicco per il settore. Secondo l’indagine 2020 sugli investimenti responsabili di RBC Global Asset Management, il 75% degli investitori integra i fattori ESG nel proprio approccio e nelle proprie decisioni di investimento, sebbene gli USA siano in ritardo da questo punto di vista rispetto alle altre aree (65% contro il 94% dell’Europa e il 72% dell’Asia).

La pandemia di Covid-19 sta rafforzando l’importanza degli investimenti responsabili, con una maggiore sensibilità degli investitori nei confronti dei rischi legati alla catena di approvvigionamento e alla cultura del posto di lavoro e una particolare attenzione agli standard di sicurezza per i dipendenti. Sta anche spingendo gli investitori a monitorare più da vicino il cambiamento climatico, che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è una minaccia per la salute della popolazione globale, con un impatto anche sulla vulnerabilità alle malattie infettive.

Molti investitori temono che gli investimenti responsabili implichino rendimenti più bassi, ma si tratta di una concezione poco lungimirante. L’integrazione dei fattori ESG consente agli investitori di individuare le società con le migliori prospettive di creazione di valore nel lungo periodo, evitando gli asset i cui prezzi non riflettono correttamente i costi legati al cambiamento climatico e riducendo l’esposizione del portafoglio ai rischi sociali e di governance.

Investimenti sostenibili, è anche questione di performance

Vi sono prove che dimostrano che le strategie di investimento che tendono a sovrappesare i titoli con rating ESG elevato o in miglioramento sovraperformano rispetto a quelle tradizionali.
Secondo i dati Morningstar, durante episodi di volatilità di mercato come il sell-off innescato dal Covid-19 nel primo trimestre 2020, le strategie ESG nel complesso hanno registrato ribassi minori rispetto agli indici più ampi di mercato, il che riflette la maggiore resilienza tipica delle società con rating ESG più elevati.

Confronto tra l’indice del debito dei mercati emergenti ESG e quello tradizionale nel 2020

Fonte: JP Morgan, al 6 novembre 2020

Integrare in modo efficace i fattori ESG nel processo di investimento può migliorare i rendimenti aggiustati per il rischio, consentendo di catturare un insieme più ampio di fattori di rischio e di sfruttare i disallineamenti di prezzo legati ai rischi ESG. Infatti, il modo in cui i mercati prezzano i rischi ESG è imperfetto e assolutamente non lineare. Per questo, i mercati tendono a riprezzare bruscamente questi rischi quando i fattori superano una certa soglia.

Crediamo anche che sia importante per gli investitori dialogare attivamente con le aziende e i governi per incoraggiare una maggiore trasparenza e politiche più sostenibili e ottenere segni tangibili di un impatto ambientale e sociale positivo.

I governi, le banche centrali e chi detiene gli asset stanno congiuntamente promuovendo gli investimenti sostenibili, a dimostrazione del ruolo chiave che la finanza può avere nell’affrontare le significative sfide economiche, sociali e ambientali che il mondo deve affrontare.

A una maggiore domanda ha risposto una crescente offerta di obbligazioni ESG e green bond, ma la mancanza di standard ampiamente accettati e verificati sta facendo emergere preoccupazioni giustificate relative al rischio di “green washing” e “social washing”. Questi timori mettono in evidenza l’importanza della ricerca proprietaria, dell’engagement con il management e di un approccio attivo agli investimenti come gli strumenti più efficaci per integrare i criteri ESG e rispondere alla domanda di investimenti responsabili da parte degli investitori finali.

Ci aspettiamo che la transizione verso un’economia a zero emissioni nette nei prossimi decenni avrà un profondo impatto sul contesto di investimento. Saranno premiati gli investitori in grado di individuare le società, i settori e i Paesi che beneficeranno del passaggio a un’economia a basse emissioni e che sono resilienti nei confronti dei rischi fisici e di transizione legati al cambiamento climatico.
Né gli investitori né le imprese possono continuare a ignorare i rischi e le opportunità che derivano dai trend secolari verso gli investimenti sostenibili.