di John Wallace (Jupiter AM)

Esg, gli Usa possono dare l’esempio per il 2022

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La recente COP 26 sul clima è stata lodata come una pietra miliare, ma crediamo che non sia andata abbastanza lontano, nonostante abbia cambiato la retorica sulla crisi climatica.
I risultati ambientali non sono più periferici, ma piuttosto fondamentali per la politica e l’impulso degli investitori. Uno dei risultati positivi del summit è stata la rinnovata attenzione e lo slancio che si è creato intorno alla lotta contro il cambiamento climatico. Tuttavia, non solo è fondamentale mantenere questo slancio mentre ci avviciniamo al 2022, ma abbiamo bisogno che il divario tra impegno e azione inizi a ridursi.
Per noi come investitori, è tutta una questione di azione: solo una maggiore collaborazione e l’allineamento della politica globale vedrà il mondo raggiungere obiettivi vitali legati al clima e al capitale naturale.

Speriamo che lo slancio positivo iniziato a Glasgow continui nella COP 27 del prossimo anno in Egitto. Questo aiuterà a responsabilizzare i governi e le organizzazioni e a mantenere lo slancio nello sviluppo di politiche legate al clima.

Esg: occhi sugli Usa perché creino un precedente 

Guardando al 2022, le nostre prospettive dipendono in gran parte da ciò che accade negli Stati Uniti nelle prossime settimane. La legge “Build Back Better” è passata al Congresso, ma deve ancora essere approvata al Senato. Se sarà in grado di passare al Senato senza alcun cambiamento significativo per quanto riguarda gli impegni assunti sull’energia pulita o sul fonte della lotta al cambiamento climatico, ciò sarà estremamente significativo per l’intero settore.

Perché gli eventi che si svolgono negli Stati Uniti sono così critici per l’industria? In parole povere, gli Stati Uniti sono uno dei maggiori emittenti di gas serra e quindi le opportunità disponibili in settori come l’energia pulita e la de-carbonizzazione sono altrettanto grandi. Se la legge “Build Back Better” venisse approvata, non solo porterebbe a migliaia di miliardi di dollari di investimenti in infrastrutture sostenibili, ma segnalerebbe al resto del mondo che affrontare il cambiamento climatico è una priorità per una delle più grandi economie del mondo e un paese che è stato notoriamente lento ad agire.

Un altro tema fondamentale per l’anno prossimo sarà lo sviluppo del mercato obbligazionario sostenibile. Il 2021 è stato un anno da record per la finanza green, con l’emissione di bond sostenibili che si prevede raggiungeranno i 1.000 miliardi di dollari. Dal momento che molto di questo debito è stato emesso subito prima della COP26, il mercato avrà bisogno di una nuova spinta nel 2022 per eguagliare l’emissione del 2021.

Anche in quest’area gli USA avranno un ruolo decisivo, visto che più del 50% dei corporate bond mondiali sono stati emessi da emittenti domiciliati negli USA, in confronto al solo l’11% degli emittenti di green bond.
Se gli USA riuscissero a prendere la guida e ad impegnarsi pienamente e in maniera più incisiva nel mercato delle obbligazioni sostenibili, questo aiuterebbe a ridurre di molto il gap del capitale climatico e ad accelerare le opportunità nell’intera industria. Il vero problema che viene ignorato è il mercato dei titoli del Tesoro statunitensi, i cui sviluppi relativi all’emissione di debito green probabilmente stimolerebbero una più ampia accettazione dello strumento.

Sei temi per definire il futuro

La nostra esperienza dell’industria e il consolidato track record negli investimenti nelle società del futuro ci hanno portato a identificare sei temi chiave che crediamo si dedicheranno alle soluzioni per il cambiamento climatico e il capitale naturale nei decenni a venire:

  • Mobilità verde
  • Energia pulita
  • Edifici e industria green
  • Agricoltura sostenibile ed ecosistemi terrestri
  • Economia circolare
  • Sistemi sostenibili per oceani e acque dolci

Questi temi rappresentano una gamma diversificata di argomenti che vanno oltre quelli tradizionali associati agli investimenti ambientali e coprono questioni come la perdita di biodiversità e forme più ampie di degrado del mondo naturale. Ci aspettiamo che questa tendenza incoraggiante continui, fornendo un sano panorama di stock-picking di aziende focalizzate sulle soluzioni ambientali.

In conclusione, riteniamo che la tecnologia e l’innovazione siano fondamentali per combattere la crisi climatica e ambientale. Queste soluzioni stanno ora dettando il ritmo della politica e della regolamentazione – una gradita inversione di tendenza rispetto al passato. Come investitori, la portata del cambiamento richiesto per invertire il riscaldamento globale sta creando opportunità significative per sostenere le aziende di soluzioni ambientali, che forniscono prodotti e servizi fondamentali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. Sta diventando sempre più evidente che queste soluzioni si diffonderanno ampiamente e in settori non ancora penetrati dell’economia globale.

Man mano che gli atteggiamenti nei confronti delle soluzioni climatiche cambiano, vediamo un ampliamento della catena del valore oltre l’obiettivo convenzionale. Le opportunità create da questa nuova attitudine in tutto il mercato saranno abbondanti e noi rimaniamo ben posizionati per identificarle.