Economia

Novartis: scandalo corruzione fa tremare Grecia, coinvolti ministri

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ATENE (WSI) – C’è anche l’attuale governatore della banca di Grecia Yannis Stournaras nella lista dei politici e ministri che avrebbero ricevuto maxi tangenti per far ottenere alla Novartis, colosso farmaceutico svizzero, un posto di primo piano nel mercato ellenico.

A scoprire il maxi scandalo sulla corruzione, forse più grande, secondo il pm che indaga, di quello che ha coinvolto la Siemens, l’Fbi i cui file hanno rilevato nomi importanti del panorama ateniese. Oltre al governatore della banca greca, figurano Dimitris Avramopoulos, attuale commissario UE all’immigrazione, Adonis Georgiades, già ministro della salute, Evangelos Venizelos, già ministro degli esteri e Antonis Samaras, già premier.

Il parlamento dovrà consegnare, su richiesta del super procuratore tutti i documenti che riguardano gli ex ministri di Pasok e Nea Dimokratia in carica tra il 2006 e il 2015. Ad aprile scorso lo stesso Parlamento ellenico votò per l’apertura di un’inchiesta su presunti scandali nel settore sanitario accusando i governi socialisti e conservatori di aver permesso agli appaltatori di sovraccaricare gli ospedali di attrezzature, forniture e medicine in cambio di tangenti per un giro di soldi calcolato in 500 milioni all’anno, in totale 3 miliardi di euro.

L’accusa per il colosso farmaceutico elvetico è di aver corrotto medici e dipendenti pubblici affinché promuovessero i suoi prodotti, considerati troppo cari, per una popolazione come quella greca, sofferente da anni di austerity. La Novartis  è oggetto di un’inchiesta ad Atene dal 2016 e da allora numerose persone sono state interrogate e il magistrato anti corruzione ha ordinato la perquisizione all’inizio del 2017 dei locali di Novartis, situati vicino ad Atene.

Il giorno di Capodanno del 2016 uno dei responsabili del gruppo in Grecia aveva minacciato di lanciarsi nel vuoto dall’Hotel Hilton di Atene se non fosse stato ascoltato da un magistrato ateniese che negli ultimi anni si è occupato di anticorruzione. L’inchiesta continua e l’opposizione accusa il governo Tsipras di strumentalizzazioni elettorali visto che con tutta probabilità a fine anno dovrebbero tenersi elezioni anticipate.