Wall Street, tensioni su Turchia pesano nell’apertura della borsa
Aprono in negativo i principali indici della borsa newyorchese: venerdì mattina è innanzitutto il Dow Jones a risentire del clima di tensione sui mercati in seguito all’annuncio di nuovi dazi americani ai danni della Turchia e del crollo della lira turca, il calo è attualmente dello 0,82% a 25.299,10 punti; negativo anche il dato dell0 S&P 500, in rosso dello 0,75% a 2.832,19 punti. Il Nasdaq 100, infine, segna un calo dello 0,57% a 7.424,60 punti.
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Un cambiamento significativo nel regolamento di una nota azienda milanese permetterà ai soci di rieleggere il presidente in carica da anni. Alessandro Melzi d’Eril illustra le modifiche apportate allo statuto, che rimuovono il requisito di indipendenza precedentemente necessario.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) sollecita la Svizzera a intensificare la regolamentazione del suo settore finanziario, in risposta alle sfide emerse dalla crisi di Credit Suisse e l’acquisizione da parte di UBS. Il FMI enfatizza l’importanza di potenziare l’autorità di vigilanza per una gestione efficace delle banche di rilievo sistemico.
Le borse cinesi chiudono positivamente, trainate soprattutto dal comparto tecnologico. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano significativi guadagni, con particolare attenzione ai titoli di Meituan e JD.com. Il presidente Xi rassicura gli amministratori delegati americani sull’economia cinese.
Intrum Italy, società di servizi tra i leader nel settore del credito in Italia, i cui azionisti sono Intrum Group (51%) e Intesa Sanpaolo (49%), amplia la propria offerta con Intrum For You.