Wall Street: nuovo tonfo, DJ torna sotto 19 mila punti. Da lunedì chiude il floor
Nuova seduta all’insegna delle vendite per Wall Street con il Dow Jones che è arrivato a perdere il 10% per poi chiudere in calo del 6,28% sotto quota 19mila punti come non succedeva dal 2017 ed è ai livelli precedenti l’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump.
Tra l’altro, causa emergenza coronavirus, il New York Stock Exchange ha deciso di chiudere temporaneamente il floor e a partire dal 23 marzo, optando per contrattazioni tutte elettroniche.
Il Nasdaq cala dello 4,70% a 6.989,84 punti e lo S&P 500 scende del 4,86% a 2.406,17 punti.
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Un cambiamento significativo nel regolamento di una nota azienda milanese permetterà ai soci di rieleggere il presidente in carica da anni. Alessandro Melzi d’Eril illustra le modifiche apportate allo statuto, che rimuovono il requisito di indipendenza precedentemente necessario.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) sollecita la Svizzera a intensificare la regolamentazione del suo settore finanziario, in risposta alle sfide emerse dalla crisi di Credit Suisse e l’acquisizione da parte di UBS. Il FMI enfatizza l’importanza di potenziare l’autorità di vigilanza per una gestione efficace delle banche di rilievo sistemico.
Le borse cinesi chiudono positivamente, trainate soprattutto dal comparto tecnologico. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano significativi guadagni, con particolare attenzione ai titoli di Meituan e JD.com. Il presidente Xi rassicura gli amministratori delegati americani sull’economia cinese.
Intrum Italy, società di servizi tra i leader nel settore del credito in Italia, i cui azionisti sono Intrum Group (51%) e Intesa Sanpaolo (49%), amplia la propria offerta con Intrum For You.