Usa, scorte all’ingrosso cresciute un po’ più delle attese a luglio
Le scorte all’ingrosso sono cresciute in luglio negli Stati Uniti. Si tratta della lettura preliminare, la quale ha evidenziato un incremento dello 0,4% sul mese di giugno. Allora le scorte all’ingrosso erano aumentate dello 0,7%. Gli analisti si aspettavano un rialzo leggermente più contenuto delle scorte all’ingrosso, del +0,3%.
Un altro dato pubblicato in giornata, che misura il saldo tra il valore delle merci esportate e di quelle importate, ha mostrato un peggioramento del deficit delle attività commerciali: La bilancia import export ha segnato in luglio un passivo dell’ordine di 65,1 miliardi di dollari. Il dato precedente era stato di un rosso pari a -64,08 miliardi. Gli analisti avevano stimato un livello di -64,5 miliardi.
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Il colosso americano dello streaming ha annunciato di aver concluso il primo trimestre del 2024 con un utile netto di $2,33 miliardi, o di $5,28 per azione, meglio degli $1,30 miliardi, o di $2,88 per azione, riportati nello stesso periodo dell’anno precedente.
I prezzi del contratto spot sull’oro sono balzati fino al nuovo record di $2.411,09 l’oncia subito dopo la notizia dell’attacco, mentre lo yen si è rafforzato.
Il Brent balza del 3,6%, oltre la soglia di $90 al barile.
Una recente decisione del Tribunale di Roma ha stabilito l’illegittimità delle cessioni di presunti rami d’azienda da parte di Bnl, ordinando il reintegro di 16 lavoratori precedentemente esternalizzati nel 2022. La sentenza rappresenta un significativo riconoscimento delle rivendicazioni dei dipendenti e delle posizioni sostenute dal sindacato First Cisl.