Ryanair taglia stime crescita passeggeri per ritardi Boeing
Ryanair Holdings ha tagliato il suo obiettivo di crescita dei passeggeri per il prossimo anno a causa dei ritardi nelle consegne da parte del fornitore di aerei Boeing. La compagnia aerea low-cost irlandese ora prevede 210 milioni di passeggeri nell’esercizio fiscale 2025-26, rispetto a un obiettivo precedente di 215 milioni. Ryanair ha affermato che nove aerei previsti per la consegna nel terzo trimestre fiscale arriveranno nei tre mesi successivi a causa di uno sciopero in corso presso il produttore di aerei.
Ryanair potrebbe trovarsi a corto di 10 aerei per la prossima stagione estiva di punta. Boeing ha dovuto limitare la produzione del suo jet più venduto dopo lo scoppio di un pannello in volo su un 737 Max 9 a gennaio.
L’utile netto del secondo trimestre di Ryanair è calato del 6% a €1,43 miliardi, poiché le tariffe medie sono scese del 7% a €61. Per l’anno fiscale 2024-25, la compagnia aerea continua a puntare a 198-200 milioni di passeggeri.
Il vettore ha avvertito che le tariffe nel terzo trimestre fiscale saranno “modestamente inferiori” rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, suggerendo che l’azienda dovrà continuare a stimolare la domanda. Allo stesso tempo, i consumatori stanno diventando più fiduciosi man mano che i tassi di interesse calano.
Il vettore low-cost più grande d’Europa è il primo tra le principali compagnie aeree low-cost in Europa a riferire sugli utili per il trimestre. Le azioni di Ryanair hanno perso il 5.5% quest’anno, rispetto a un calo del 38% per Wizz Air e un guadagno del 2% di EasyJet.
Il cda ha annunciato un dividendo intermedio di €0,223 per azione, che verrà pagato all’inizio del prossimo anno.
Breaking news
È la linea di credito più significativa dell’anno nel settore legata alla riduzione delle emissioni Scope 3
Avvio debole a Piazza Affari e in Europa. Attesa per l’inflazione Usa domani e la riunione della Bce giovedì
Gewiss promuoverà un’Opa obbligatoria sulle restanti azioni in circolazione di Beghelli, finalizzata al delisting
La Cina ha avviato un’indagine su Nvidia per presunte violazioni delle leggi antimonopolio e per l’acquisizione di Mellanox Technologies.