Russia fuori dallo Swift, c’è l’intesa tra Usa, UE e UK per escludere alcune banche
L’Unione Europea, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e e altre nazioni occidentali hanno concordato di tagliare fuori dal sistema di pagamenti internazionali SWIFT alcune banche russe e imporre restrizioni alla Banca centrale russa. Questo minerà la capacità del Cremlino di utilizzare le sue riserve della banca centrale per attenuare l’impatto di altre sanzioni.
SWIFT è l’acronimo che sta per “Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunications”. Trattasi di un fornitore di servizi, con sede legale in Belgio che è stato creato nel 1973, con il compito di gestire gli ordini di pagamento raggruppando oltre 11 mila organizzazioni finanziarie e bancarie in oltre 200 paesi. Nel 2021 Swift ha registrato una media di 42 milioni di messaggi al giorno con un traffico cresciuto dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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Giornata positiva per le borse europee, compresa Piazza Affari, mentre Wall Street si avvia verso la migliore settimana da novembre
Wall Street registra un’apertura positiva, con il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq in crescita. Gli investitori sono incoraggiati da dati sull’inflazione e dal calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro, contribuendo a una delle migliori settimane dai tempi delle elezioni di novembre.
La produzione industriale negli Stati Uniti ha registrato un incremento dello 0,9% nel dicembre 2024, superando le previsioni degli analisti. Anche la produzione manifatturiera ha mostrato una crescita significativa, con un aumento dello 0,6%. L’utilizzo della capacità industriale è salito al 77,6%, superando le stime.
Il Fondo Monetario Internazionale prevede una crescita economica globale stabile al 3,3% per quest’anno e il prossimo, in linea con le previsioni del World Economic Outlook. L’inflazione è in calo, favorendo la normalizzazione delle politiche monetarie.