Pil Australia +0,7% nel secondo trimestre, meglio stime. Ma con nuovi lockdown analisti temono peggioramento
Il Pil dell’Australia del secondo trimestre batte le stime, ma gli analisti concordano sul fatto che le recenti restrizioni introdotte per contrastare la diffusione della variante Delta devono ancora dispiegare i loro effetti. L’Ufficio nazionale di statistica dell’Australia ha annunciato che, nel secondo trimestre terminato a giugno del 2021, il Pil è salito dello 0,7%.
Il dato è stato migliore del +0,5% atteso dal consensus, e successivo al +1,8%.
Su base annua, l’espansione è stata pari a +9,6% per il cosiddetto ‘base effect’, ovvero per il fatto che il Pil del secondo trimestre del 2020 era stato eccezionalmente basso a causa del lockdown nazionale anti-Covid imposto dalle autorità.
Il trend è stato superiore al +9,2% atteso e in forte accelerazione rispetto al precedente rialzo dell’1,1%.
L’economia australiana viaggia ora a un valore superiore dell’1,6% rispetto al periodo pre-pandemia.
Breaking news
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.
Il termine ultimo per la presentazione delle liste di candidatura per il rinnovo del cda di Tim vede emergere figure di spicco e piani strategici innovativi. Tra i nominati, Umberto Paolucci e Stefano Siragusa, con il fondo Merlyn Partners che propone un riorientamento aziendale verso tecnologie avanzate.
Gli esperti di S&P hanno pubblicato un rapporto sull’outlook globale, prevedendo che le principali banche centrali manterranno tassi d’interesse più alti per un periodo esteso. Prevedono iniziative di taglio dei tassi a metà del 2024, con una crescita globale stimata al 3,2% per il prossimo anno.