Piazza Affari accelera al ribasso, corsa petrolio alimenta paure per inflazione e mosse banche centrali
Minimi di giornata per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib viaggia a 25.843 punti (-0,8%) con cali consistenti per big quali Enel (-2,73%) in deciso affanno. Male anche Banco BPM (-1,59%), Telecom Italia (-1,5%) e Stm (-1,55%). Cali nell’ordine del 2% per Amplifon e Intermpump. Tra i segni più c’è invece ENI (+0,89%) che si giova dei nuovi massimi toccati dal petrolio.
Il nervosismo sui mercati è dettato principalmente dal nuovo rialzo dei prezzi di petrolio e gas che alimenta i timori di stagflazione. Crescono di pari passo le preoccupazioni che le principali banche centrali inaspriranno prima del previsto la politica monetaria. I rendimenti obbligazionari viaggiano sui massimi da maggio per Bund e BTP.
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FS Italiane ha finalizzato la vendita degli scali ferroviari dismessi di Farini e San Cristoforo a REDEUS Fund, gestito da Prelios SGR, per 489,5 milioni di euro. Questo passo avanza il progetto di rigenerazione urbana a Milano, iniziato nel 2017.
L’ISTAT ha rilevato un leggero incremento dell’indice dei prezzi al consumo a marzo 2024, con variazioni significative nei settori energetico e dei trasporti, nonché un rallentamento nel settore alimentare e dei tabacchi.
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.