Petrolio sopra $51 su tensioni per referendum indipendenza curdi in Iraq
Per la terza volta in dieci sedute, i contratti sul WTI con consegna novembre hanno oltrepassato la soglia dei 51 dollari al barile, questa volta interrompendo la corsa sui massimi da maggio. A sostenere i prezzi della materia prima sono le tensioni circa il risultato del referendum per l’indipendenza dei curdi in Iraq.
Un contributo positivo è arrivato anche dalle ultime dichiarazioni della Russia e dell’OPEC sugli sforzi per mettere fine all’offerta in eccesso, ma è il timore per un calo dell’offerta dovuto al voto sull’indipendenza dei curdi iracheni ad avere il maggiore impatto sulle quotazioni dei contratti WTI e Brent sul petrolio.
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