Petrolio prova a rialzare la testa, dopo settimana in flessione
Dopo una settimana in cui ha perso il 4% per l’eccesso di rifornimenti, il prezzo del petrolio prova a rialzare la testa. In Asia i future su Light crude avanzano di 45 cent a 43,46 dollari e quelli sul Brent guadagnano 47 cent a 46,01 dollari.
Gli investitori si interrogano sull’efficacia dei tagli decisi dai Paesi produttori, nell’ambito di un accordo Opec, mentre l’elevata produzione di shale oil Usa rischia di vanificare gli sforzi per far crescere i prezzi.
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FS Italiane ha finalizzato la vendita degli scali ferroviari dismessi di Farini e San Cristoforo a REDEUS Fund, gestito da Prelios SGR, per 489,5 milioni di euro. Questo passo avanza il progetto di rigenerazione urbana a Milano, iniziato nel 2017.
L’ISTAT ha rilevato un leggero incremento dell’indice dei prezzi al consumo a marzo 2024, con variazioni significative nei settori energetico e dei trasporti, nonché un rallentamento nel settore alimentare e dei tabacchi.
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.