Il motivo per cui i prezzi del petrolio sono calati nettamente da ieri è presto detto: 31 milioni di barili di scorte inutilizzate entreranno presto nel mercato. Sono i calcoli effettuati da Deutsche Bank. Il mercato fino a ieri non scontava questo incremento imminente dell’offerta, previsto per i prossimi mesi. Le promesse dell’Opec non saranno sufficienti, perché i fondamentali economici e commerciali dicono chiaramente che l’offerta resterà in eccesso nei prossimi mesi, durante i quali le quotazioni del petrolio non possono che scendere ancora.
Una posizione tattica da assumere, secondo l’analista della banca Michael Huseh, è quella di andare short sul contratto Brent. Un’alternativa è quella di andare lunghi sul future americano analogo, il Wti. Se le previsioni di Deutsche Bank sono esatte, e nei prossimi tre mesi il 20% dei 157 milioni di barili delle scorte offshore inonderanno i mercati, non saranno solo i prezzi del petrolio a calare, ma anche il settore energetico in Borsa. Il contratto Wti ha bucato nella notte quota 40 dollari al barile.