Nyt, nuova luce sulle falle nella progettazione del Boeing 737 Max

di Alberto Battaglia
Pubblicato 7 Giugno 2019 • Aggiornato 12 Giugno 2019 18:03

I due disastri aerei in Etiopia e Indonesia avrebbero a monte dei clamorosi errori di comunicazione e mancanza di test sul sistema anti-stallo del Boeing 737 Max 8. E’ quanto sostiene un’inchiesta del New York Times:

“I difetti fatali del Boeing 737 Max possono essere ricondotti a una falla nello sviluppo finale dell’aereo, quando piloti, ingegneri e regolatori di test sono stati lasciati all’oscuro di una revisione fondamentale” del sistema automatizzato anti-stallo, scrive il Nyt.

“Mentre la versione originale” del sistema “si basava sui dati provenienti da almeno due tipi di sensori, la versione finale ne usava una sola, lasciando il sistema senza una salvaguardia critica”. La rottura del singolo sensore ha reso impossibile ai piloti recuperare il controllo manuale dell’aereo, provocando 346 morti.

“Molte persone coinvolte nella costruzione, test e approvazione del sistema, noto come MCAS, hanno affermato di non aver compreso appieno i cambiamenti apportati. I dipendenti attuali ed ex della Boeing e della Federal Aviation Administration che hanno parlato con il New York Times hanno affermato di ritenere il sistema dipendente da più sensori e che raramente, se non mai, esso dovesse attivarsi. Sulla base di queste ipotesi errate, molti hanno preso decisioni critiche, influenzando la progettazione, la certificazione e la formazione”.