Sono arrivati, nel complesso, quasi tre miliardi di multa per i produttori di camion accusati dall’Unione Europea di aver fatto cartello sui prezzi per oltre 14 anni: 2,93 miliardi di euro che andranno a colpire Daimler, Daf, Iveco e Volvo/Renault. Un esito atteso da tempo e che avrebbe potuto essere ancora più gravoso per le società, fino a un massimo di 10,7 miliardi di euro (pari al 10% dei fatturati delle aziende coinvolte). Per Man, di casa Volkswagen, la multa è stata condonata visto da quest’ultima società è arrivata la soffiata sull’esistenza del cartello. Nell’ordine il conto più salato lo pagherà Daimler con 1,01 miliardi di euro (ne aveva accantonati 672 milioni in vista della sanzione), seguita da Daf con 752,7 milioni (945 accantonati), Volvo con 670,4 milioni (444 già accantonati) e da Iveco, di Cnh industrial, con 495,6 milioni (500 milioni già messi da parte).