15:50 lunedì 22 Novembre 2021

La transizione green di Eni passa per Plenitude, svelato nome e target della società retail e rinnovabili

Eni preme sull’acceleratore verso un futuro più sostenibile. L’ unità Retail e Rinnovabili, destinata alla quotazione a Piazza Affari nel corso del 2022, si chiamerà Plenitude così come annunciato dall’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, nel corso del Capital Markets odierno a Milano.

La nuova società integra rinnovabili, retail e mobilità elettrica punta a 31mila punti di ricarica elettrica e 15 milioni di clienti. A guidarla sarà Stefano Goberti.  Eni ha stabilito che l’IPO sia la miglior soluzione per rendere evidente il valore del business e intende completare l’operazione nel 2022 in base alle condizioni di mercato. La nuova entità, si legge in una nota di ENI, si inquadra nella strategia e nell’impegno a lungo termine di Eni a essere una compagnia energetica decarbonizzata e incentrata sulla sostenibilità. La decisione è inoltre in linea con uno scenario industriale favorevole, con la crescita della domanda di energie rinnovabili e di prodotti energetici verdi per clienti retail.

Plenitude nasce con già un portafoglio di impianti di energia rinnovabile in esercizio pari a 1,2 GW a fine 2021 ed è la seconda più grande piattaforma per la mobilità elettrica in Italia con circa 2.000 dipendenti. La strategia mira a far sì che il business retail contribuisca a finanziare i progetti di energia rinnovabile e mobilità elettrica.

Desclazi: quotazione Plenitude caposaldo nostra strategia decarbonizzazione

“L’IPO di Plenitude è un caposaldo della nostra strategia di decarbonizzazione e un passaggio fondamentale della trasformazione in atto di Eni. È il primo passo nella creazione di un soggetto industriale e finanziario volto a ridurre le emissioni di CO2 Scope 3, e si inquadra nel nostro più ampio impegno volto a creare valore attraverso la transizione energetica”. Così Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, commentando i dettagli della nuova società in cui confluiranno business retail e quello rinnovabili. “La transizione energetica è prima di tutto una sfida tecnologica – aggiunge Descalzi – . Lo sviluppo e la rapida implementazione da parte di Eni di tecnologie proprietarie ha creato un vantaggio competitivo nel nostro settore. Oggi, per valorizzare le nostre soluzioni tecnologiche e liberare il loro pieno potenziale, stiamo creando veicoli aziendali indipendenti, come Plenitude, con strutture finanziarie pienamente ottimizzate. Questa società attirerà nuovo capitale, libererà valore e accelererà la transizione energetica. Eni manterrà una quota di maggioranza in Plenitude e supporterà il nuovo veicolo con tecnologie proprietarie, competenze ingegneristiche e di project management. Tramite l’IPO, puntiamo a liberare più risorse per offrire maggiori ritorni ai nostri azionisti e disporre di capitale aggiuntivo per la transizione energetica”.

100% energia decarbonizzata a tutti i clienti retail

Plenitude a livello di target di sostenibilità mirerà a raggiungere il target di emissioni nette pari a zero entro il 2040, fornendo il 100% di energia decarbonizzata a tutti i clienti. Nell’energia elettrica, vendite B2C completamente decarbonizzate già dal 2022 e, entro il 2030, tutte le vendite saranno decarbonizzate. La generazione da rinnovabili è attesa coprire la domanda dei clienti nel 2040. Nel gas, i clienti avranno a disposizione contratti di fornitura con emissioni Scope 3 azzerate tramite compensazione, con l’obiettivo di fornire il 100% di gas decarbonizzato entro il 2040.

I target finanziari

A livello di target finanziari la nuova entità punta a un Ebitda più che raddoppiato da 0,6 mld nel 2021 a 1,3 miliardi nel 2025. E’ il principale target finanziario per Plenitude, la nuova divisione retail e rinnovabili di ENI. Il flusso di cassa dalle operazioni (CFFO) è stimato di circa 1 miliardo di euro entro il 2025.

La crescita sarà guidata da un piano di investimenti medi annui da €1,8 miliardi nel periodo 2022 – 2025, concentrati soprattutto sulle attività rinnovabili che attrarranno oltre l’80% della spesa complessiva. Durante il periodo di piano, la generazione di positivi flussi di cassa e l’emissione di debito copriranno ampiamente il fabbisogno per investimenti programmato. Il debito netto sarà prossimo a zero il 1° gennaio 2022.

Rinnovabili: obiettivo oltre 6 GW di capacità installata entro 2025

Sulle rinnovabili l’obiettivo di Plenitude è di superare i 6 GW di capacità installata rinnovabile entro il 2025, supportato da una pipeline di progetti ben identificati, per poi raggiungere oltre 15 GW di capacità installata entro il 2030. Sempre relativamente alle rinnovabili, Plenitude punta a break-even nel 2021, puntando a €0,4 miliardi di EBITDA entro il 2025 e a un CFFO superiore a €0,3 miliardi nel 2025. Previsto un piano di investimenti da 5,9 miliardi nel periodo 2022 – 2025, equilibrato e ben diversificato a livello internazionale e tra le varie tecnologie.

Breaking news

10:08
Oro, nuovo picco storico a marzo: +1,9%

L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.

09:58
Huawei, 87 miliardi di yuan di utile netto nel 2023

Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.

09:30
Tim, la lista Merlyn indica Stefano Siragusa come nuovo Ad

Il termine ultimo per la presentazione delle liste di candidatura per il rinnovo del cda di Tim vede emergere figure di spicco e piani strategici innovativi. Tra i nominati, Umberto Paolucci e Stefano Siragusa, con il fondo Merlyn Partners che propone un riorientamento aziendale verso tecnologie avanzate.

28/03 · 17:12
S&P, il primo taglio tassi a a metà 2024

Gli esperti di S&P hanno pubblicato un rapporto sull’outlook globale, prevedendo che le principali banche centrali manterranno tassi d’interesse più alti per un periodo esteso. Prevedono iniziative di taglio dei tassi a metà del 2024, con una crescita globale stimata al 3,2% per il prossimo anno.

Leggi tutti