Istat: Inflazione in debole ripresa in Italia. Ma crescita prezzi da zero virgola
La ripresa è debole, ma comunque c’è. Stando ai numeri preliminari resi noti dall’Istat, nel mese di novembre l’inflazione – misurata dall’indice dei prezzi al consumo – ha assistito a un aumento +0,1% su base annua. Il trend su base mensile è stato tuttavia negativo, pari a -0,1% (dopo il -0,2% a ottobre)
La lieve ripresa dell’pressioni inflazionistiche si spiega con la dinamica dei prezzi dei servizi, tra i quali si mettono in evidenza la ripresa dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%, rispetto alla variazione nulla di ottobre). Incide sull’inflazione anche l’aumento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+1%, da +0,6% di ottobre).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto salgono dello 0,4% in termini congiunturali e dello 0,6% su base annua dal +0,2% del mese precedente.
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FS Italiane ha finalizzato la vendita degli scali ferroviari dismessi di Farini e San Cristoforo a REDEUS Fund, gestito da Prelios SGR, per 489,5 milioni di euro. Questo passo avanza il progetto di rigenerazione urbana a Milano, iniziato nel 2017.
L’ISTAT ha rilevato un leggero incremento dell’indice dei prezzi al consumo a marzo 2024, con variazioni significative nei settori energetico e dei trasporti, nonché un rallentamento nel settore alimentare e dei tabacchi.
L’oro ha raggiunto un nuovo record storico a marzo, chiudendo a 2.254,80 dollari l’oncia, con un incremento complessivo del 9% nel mese, il maggiore dal luglio 2020. Questo aumento è stato influenzato dalle previsioni di taglio dei tassi della Federal Reserve.
Il colosso delle telecomunicazioni cinese Huawei ha annunciato un notevole aumento dell’utile netto e del fatturato nel 2023, superando le previsioni e raddoppiando i guadagni rispetto all’anno precedente.